Roma, 28/03/2025 Notizie e approfondimenti sui temi dell’Energia in Italia, in Europa e nel mondo.

La Malesia rivede le quantità di biodiesel da olio di palma: nessuna quota 20%

11Malesia Olio Palma
Home > News > Biomasse > La Malesia rivede le quantità di biodiesel da olio di palma: nessuna quota 20%

In Malesia, il dibattito parlamentare energetico in materia di quota di biodiesel derivante dall’olio di palma è arrivato ad una sintesi, senza che tuttavia si sia scelto deciso per un aumento. Nonostante le criticità socio-economiche della materia, questa continua ad essere nevralgica per le riserve di Kuala Lumpur.

Una questione di quote

Nell’ultimo periodo, la Malesia si è confrontata con la presunta necessità di rivedere le quote produttive del biodiesel derivante dall’olio di palma. Se inizialmente si voleva crescere in tal senso, rispetto all’attuale 10%, fino alla soglia del 20%, alla fine la direzione è stata quella di una continuità con i livelli già approvati.

Lo ha riportato la Reuters, citando l’analisi che ha elaborato e pronunciato di fronte al Parlamento malese Johari Abdul Ghani, Ministro delle Piantagioni e delle Materie Prime. Per innalzare i livelli dell’industria del biodiesel, in effetti, servirebbero investimenti in infrastrutture per 643 mln di ringgit (146,20 mld di dollari).

Un impegno gravoso che né gli investitori privati, né il Governo malese (concentrato al momento sui sostegni pubblici diretti ad altri settori, come l’industria del cacao) vogliono per ora sostenere.

Una questione di quote

Il tutto, nonostante quelli dell’olio di palma e dei biocarburanti siano mercati di grande rilievo. Mercati dove la Malesia è pienamente inserita e protagonista. Non per altro, visto quanto il tema della mobilità sostenibile sia dirimente alla luce dei paradigmi della transizione energetica. Per di più, le benzine ‘verdi’ rilegittimerebbero grandemente anche i motori endotermici, al posto di quelli completamente elettrici.

Sempre con riferimento al Paese asiatico, esistono alcune regioni che prevedono una percentuale più elevata. La Malesia ha infatti sostenuto un aumento delle produzioni fino al 20% del rapporto tra biodiesel e olio di palma, da cui deriva. Tale percentuale si applica ai poli di Labuan e Langkawi e nello Stato di Sarawak, ad eccezione della città di Bintulu.

Oltre alla dirimente attualità, esiste poi il contesto più ampio che resta un riferimento nevralgico. Questo, in relazione alle complessità di un settore ricco di criticità.

Oltre il mercato

Da ormai diversi anni, nel confronto accademico e giornalistico l’olio di palma si è infatti trasformato in uno straordinario oggetto del contendere. Ha così assunto connotati marcatamente politici, geopolitici e geoeconomici. Al di là delle illazioni e delle considerazioni di carattere più soggettivo, comunque, è indubbio che la sua produzione abbia un elevato impatto sull’ambiente.

Ciononostante, per intere economie del Sud-Est asiatico, questa è una merce preziosa, terreno di conquista per le multinazionali agroalimentari e fulcro per le catene del valore regionali. Tant’è che – in ordine – i principali esportatori globali sono l’Indonesia (che da sola ne produce il 50% del totale mondiale) e la stessa Malesia. L’olio di palma è al centro dell’industria alimentare e dei biocarburanti.

Dall’altro lato, per alimentarne le produzioni, le piantagioni spesso sorgono su terre originariamente coltivabili dai piccoli contadini locali. Insieme alle grandi opere di espropriazione – con lo sconvolgimento di interi tessuti sociali ed economici – si vanno ad affiancare le condizioni critiche dei lavoratori.

Non ultimo, si è affermato il tema dell’utilizzo dei pesticidi. Un insieme di prodotti, che certamente non corrobora la sostenibilità ambientale. Basti pensare che, proprio la Malesia nel 2004 aveva vietato l’importazione e l’uso del Paraquat, celeberrimo fitofarmaco diserbante ad azione disseccante.

Tuttavia, dopo appena due anni, si era scelto di cancellare la delibera, viste le forti pressioni dei produttori chimici, nonché delle stesse aziende dell’olio di palma. Alla fine e al netto delle singole situazioni, il dibattito non si è fermato. Fino a che, nel 2020, è arrivato il bando definitivo del Paraquat.

Articoli correlati