I risultati eccellenti ottenuti con i progetti di produzione di biometano dai rifiuti organici (40.000 metri cubi nel 2023) e dalla valorizzazione degli oli vegetali esausti, hanno indotto il Gruppo Hera ed Elior a rinnovare la propria intesa in materia di economia circolare.
Il rinnovo della partnership
Il Gruppo Hera ed Elior, azienda leader nella ristorazione, hanno prolungato di due anni la partnership incentrata sui progetti di economia circolare, sostenibilità ambientale e mobilità sostenibile. Ad incentivare il rinnovo, gli eccellenti risultati del percorso avviato nel 2022, in particolare dei progetti di produzione di biometano ottenuto dai rifiuti organici e dalla valorizzazione degli oli vegetali esausti.
40 mila metri cubi di biometano
Con il rinnovo dell’ intesa, Hera ed Elior potranno dunque proseguire nel solco tracciato in questi anni, in particolare nel campo dell’economia circolare, grazie all’impianto di Sant’Agata Bolognese che solo nel 2023, grazie alla trasformazione di 512 tonnellate di organico, ha consentito di produrre oltre 40.000 metri cubi di biometano. Il risparmio in termini di CO2, è l’equivalente di 80 tonnellate, paragonabili all’azione di assorbimento di 940 alberi a medio fusto. In termini pratici, grazie al biometano ottenuto, è possibile percorrere oltre 500.000 chilometri con un’auto di media cilindrata.
Come si trasforma il rifiuto organico in biometano
L’impianto di Sant’Agata Bolognese è il primo impianto di produzione di biometano su scala industriale realizzato in Italia da una multiutility. Qui il rifiuto subisce un processo di biodigestione anaerobica, producendo biogas. Il biogas è sottoposto a raffinazione (up-grading), attraversando controcorrente acqua pressurizzata. A questo punto l’anidride carbonica si separa dal metano e si ottiene il biometano. Per ottenere il compost invece, al termine del processo di biodigestione anaerobica, all’organico solido in uscita viene aggiunto materiale fatto di legno e cellulosa, derivante principalmente dalla raccolta territoriale di sfalci e potature, ottenendo così una massa strutturata che viene avviata alla fase di compostaggio aerobico.
Il Progetto HOVE
Anche il recupero degli oli esausti contribuisce al ciclo di produzione dei biocarburanti. Nell’ambito del progetto HOVE (Hera per gli oli vegetali esausti), gli oli vegetali esausti raccolti da Elior si trasformano da rifiuto a risorsa: grazie al coinvolgimento di 88 cucine della società di ristorazione, nel 2023 sono state recuperate quasi 14 tonnellate di oli vegetali esausti, trasformati in oltre 14.300 litri di biocarburante, consentendo così di abbattere le emissioni e di ottenere la riduzione dell’impatto ambientale rispetto all’utilizzo di carburanti fossili. L’olio raccolto viene prima trasferito all’impianto Hera per una prima lavorazione, poi viene inviato ad una bioraffineria dove viene trasformato in biocarburante HVO (Hidrotreated Vegetable Oil).