L’impianto di compostaggio di Contarina, in provincia di Treviso, è il primo a produrre biometano in Italia con i fondi del PNRR. Grazie ad un investimento di oltre 20 milioni di euro, lo stabilimento produrrà oltre 4 milioni e mezzo Smc di biometano all’anno che verranno immessi in rete o liquefatti.
Il primo stabilimento di biometano da rifiuto organico
È entrato in funzione il primo impianto per la produzione di biometano da rifiuto organico finanziato dal PNRR in Italia. Situato in Provincia di Treviso, si tratta di un investimento di oltre 20 milioni di euro complessivi, di cui 19 finanziati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
L’impianto di compostaggio
Complessivamente l’impianto di compostaggio di Contarina, che attualmente convoglia rifiuti organici da cira 49 Comuni, può produrre oltre 4 milioni e mezzo Smc di biometano all’anno, equivalenti dal punto di vista energetico a 3.380 tonnellate equivalenti di petrolio (tep) all’anno, da cui si possono ricavare 2.770 tonnellate di biometano liquido. Oltre ad essere immesso in rete, una parte del bioGNL sarà usata per alimentare 226 mezzi di raccolta dei rifiuti, compreso l’organico da cui si produce il carburante. Un vero sistema di economia circolare, in cui ogni scarto viene riutilizzato.
I vantaggi ambientali del biometano
Tra i vantaggi ambientali dell’uso del biometano rispetto al gasolio, vi sono le ridotte emissioni di CO2eq: oltre il 20% in meno, minimizzando quelle di SO2 e di PM10 (oltre il 95% in meno).
Le aziende coinvolte
I lavori per la realizzazione della nuova sezione impiantistica nello stabilimento sono stati svolti da Cesaro Mac Import , mentre GRUPPO AB, leader nelle soluzioni di sostenibilità energetica, ha fornito la tecnologia di upgrading del biogas, liquefazione del biometano e cogenerazione per alimentare l’intero sistema.