ABSTRACT
Il presente rapporto fornisce un aggiornamento sull’andamento delle aste di quote di emissione nell’ambito dello European Union Emissions Trading Scheme (EU ETS).
Il documento, in continuità con i precedenti rapporti GSE, offre uno sguardo d’insieme sulle Aste CO2, sulla regolazione europea, sul mercato del carbonio e dei principali mercati energetici connessi.
Lo European Union Emissions Trading Scheme (EU ETS) è il sistema per lo scambio di quote di emissione di gas serra finalizzato alla riduzione delle emissioni nei settori maggiormente energivori (elettricità, cemento, acciaio, alluminio, laterizi e ceramiche, vetro, chimica, aviazione, etc.) nell’Unione europea.
Dal 2013, salvo eccezioni legate alla tutela della competitività sui mercati internazionali dei settori manifatturieri, l’assegnazione delle quote agli impianti avviene a titolo oneroso attraverso piattaforme d’asta gestite da mercati regolamentati ai sensi del Regolamento Aste n. 1031/2010 s.m.i. Le aste si svolgono sullo European Energy Exchange, (EEX) con sede a Lipsia.
Il numero di quote che ciascuno Stato mette all’asta è determinato prevalentemente sulla base delle emissioni storiche degli impianti fissi coperti dall’EU ETS presenti sul territorio nazionale. Almeno la metà dei proventi delle aste di quote per gli impianti fissi e tutti i ricavi delle aste di quote per gli operatori aerei devono essere utilizzati dagli Stati membri in azioni volte a combattere il cambiamento climatico.
Il GSE assolve alla funzione di Responsabile del Collocamento per l’Italia ai sensi degli articoli 6 e 23 del Decreto Legislativo 47/2020. Una Convenzione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze disciplina le attività che il GSE svolge nell’adempiere a tale ruolo. La Convenzione è stata rinnovata il 21 aprile 2022 per il periodo 2022-2024. Da luglio 2016 il GSE esprime, inoltre, membri nazionali aggiunti nel Joint Procurement Steering Committee (JPSC), Comitato costituito da Stati membri e Commissione europea responsabile dei rapporti contrattuali con la piattaforma comune europea.