Nel corso della kermesse romana sulla sostenibilità si è parlato di esperienze, best practice, volte a migliorare l’approccio delle Imprese della transizione energetica. In particolare, nel panel “Un mercato dell’energia pienamente integrato, interconnesso e digitalizzato”, si è posto l’accento sulle sfide imposte dall’installazione di nuovi impianti di generazione elettrica da fonti rinnovabili.
La kermesse romana della sostenibilità
Energia rinnovabile, ma anche “mondanità” sostenibile, con un occhio di riguardo a moda, turismo e design. Il Phygital Sustainability EXPO, la manifestazione romana giunta alla sua quinta edizione, ancora una volta ha acceso i riflettori sulle eccellenze del made in Italy in termini di transizione energetica e green economy. Tra i presenti rappresentanti Istituzionali, Università ed Imprese, tra cui Enel, multinazionale dell’energia, fiore all’occhiello dell’Italia per quanto concerne il settore delle energie rinnovabili.
Investimenti “necessari”
La necessità di accelerare lo sviluppo di energie alternative è stato uno dei concetti chiave emersi durante la kermesse. Per incidere sia sui costi dell’energia, sia sulla sicurezza, sembra ormai chiaro a tutti che la strada passi attraverso una maggior penetrazione delle fonti rinnovabili nel mix energetico nazionale. Da questo punto di vista in Italia il percorso appare ancora in salita, ma le azioni implementabili da parte di Istituzioni e Imprese possono fare la differenza. In particolare, nel panel “Un mercato dell’energia pienamente integrato, interconnesso e digitalizzato”, che ha coinvolto players del mondo energetico e figure istituzionali come Mario Antonio Scino (MASE), Maurizio Grassi (Sonnedix), Marco Taisch (MICS), Roberta Angelilli (Regione Lazio), e Fabrizio Iaccarino (Enel), si è posto l’accento sulle sfide imposte dall’installazione di nuovi impianti di generazione elettrica da fonti rinnovabili. Sicuramente, in questo senso, un tema da non sottovalutare è quello degli investimenti, pilastro su cui si regge la produzione e la diffusione di energia pulita. Enel, ad esempio con la società che gestisce la distribuzione di energia elettrica, negli ultimi anni è passata da 50 mila allacci ad impianti rinnovabili di piccole e media taglia all’anno, a circa 360 mila. – Grazie agli investimenti effettuati la rete adesso è in grado di gestire l’intermittenza tipica delle fonti rinnovabili. Questo significa che è necessario investire per avere dei risultati tangibili.” – ha spiegato Iaccarino. É sicuramente significativo il fatto che Enel, nel triennio 2024-2026, preveda di spendere circa 12 miliardi solo sulle reti italiane.
Gioco di squadra tra Imprese, cittadini e Istituzioni
La transizione energetica non è un processo gratuito, anzi. Richiede continuamente di mettere sul piatto costi e benefici. “È un lungo percorso che non ammette distrazioni. Soprattutto ci vuole gioco di squadra” sottolineano quasi tutti i relatori del panel.
Il Governo ha un ruolo fondamentale in questa fase. Rientra, infatti, nelle sue competenze equilibrare il mercato stimolando gli investimenti nelle rinnovabili da parte dei grandi consumatori. Lo strumento può essere quello dei contratti di acquisto di lungo termine per le imprese manifatturiere, che tendono a incentivare la produzione rinnovabile abbassando i costi dell’energia in autoconsumo. Ma gli interventi di efficientamento energetico e autoproduzione sono anche soluzioni per i singoli cittadini, dalla mobilità elettrica, alle cucine a induzione, al riscaldamento e raffrescamento con pompe di calore.
Un nuovo approccio sostenibile
Un’altra prova è sicuramente rappresentata dall’approccio sostenibile che gli investitori, oggi più che mai, devono avere nei confronti delle realtà locali. Riguardo alle criticità, non si possono non annoverare moratorie e leggi regionali che talvolta ostacolano l’installazione di nuovi impianti. Si tratta di un fenomeno sempre più frequente che innesca inevitabilmente delle riflessioni in merito all’accettabilità di nuove infrastrutture, in particolare eolico e solare, che deve passare attraverso la sostenibilità per i territori.
Enel, ad esempio, applica un programma di ascolto preventivo dei cittadini, che si chiama “Scelta rinnovabile”.