La partnership tra le due società, risultate aggiudicatarie della procedura ad evidenza pubblica indetta da Asco Holding, costituisce un passaggio strategico nell’evoluzione del portafoglio di attività dei due gruppi nel settore IT, in linea con i rispettivi piani industriali.
Una partnership per creare sinergie
Il Gruppo Hera, che opera nei settori ambiente, energia e idrico, e Ascopiave, tra i principali operatori nazionali nella distribuzione del gas naturale, si sono aggiudicate la procedura a evidenza pubblica indetta da Asco Holding, per la cessione del 92% delle azioni di Asco TLC, detenute dalla stessa Asco Holding e dalla C.C.I.A.A. di Treviso-Belluno.
Asco TLC, società attiva dal 2001 nella prestazione di servizi ICT principalmente a clienti corporate e pubbliche amministrazioni, dispone di una rilevante rete territoriale di proprietà, dislocata in Veneto e Friuli-Venezia Giulia per oltre 2.200 km di dorsali di fibra ottica, 56 ponti di diffusione radio e 24 centrali xDSL in unbundling ed eroga i propri servizi a oltre 2.700 clienti.
Tale partnership costituisce un passaggio strategico nell’evoluzione del portafoglio di attività di Ascopiave e del Gruppo Hera nel settore IT, in linea con i piani industriali dei due gruppi.
Rappresenta, inoltre, il primo step di un’operazione potenzialmente più ampia che porterebbe, attraverso la fusione per incorporazione di Asco TLC in Acantho (Gruppo Hera), alla nascita di un operatore pluriregionale in grado di conseguire significative sinergie operative rispetto alle società stand alone, con benefici anche per i clienti.
I dettagli dell’operazione
Ascopiave e Acantho, in partnership con quote rispettivamente del 60% e del 40%, hanno superato la selezione avviata lo scorso aprile da Asco Holding e, dopo la fase di due diligence cui sono state invitate a fine luglio, hanno congiuntamente presentato il 3 novembre l’offerta vincolante, come previsto dalla procedura stessa.
Il prezzo di acquisizione, che sarà regolato per cassa, è pari a 37,2 milioni di euro, a fronte di una posizione finanziaria netta normalizzata al 30 giugno 2022 pari a 0,1 milioni di euro.
Il closing dell’operazione è subordinato all’avveramento delle condizioni sospensive previste dalla procedura, in particolare l’acquisizione dei necessari provvedimenti autorizzativi da parte degli enti competenti.