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Enel: scelta rinnovabili prevale nei primi 9 mesi del 2022

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Enel proseguirà con gli investimenti nelle rinnovabili e nelle reti per accelerare la transizione verso fonti di energia sempre più sostenibili. L’obiettivo resta quindi favorire l’indipendenza energetica dei Paesi in cui opera il Gruppo, contribuendo a ridurre la volatilità dei prezzi a tutela dei clienti finali. 

Ulteriori investimenti nelle rinnovabili e nelle reti per accelerare l’indipendenza energetica.

È quanto emerso a margine del Consiglio di amministrazione di Enel, presieduto da Michele Crisostomo, che ha esaminato e approvato il resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2022, nonché il prospetto contabile di Enel riferito alla medesima data.

Resilienza nonostante il periodo avverso

I ricavi dei primi nove mesi del 2022 sono pari a 108.177 milioni di euro, con un aumento di 49.383 milioni di euro (+84,0%) rispetto all’analogo periodo del 2021

“Nonostante l’avverso contesto geopolitico, energetico ed economico i risultati dei primi nove mesi del 2022 dimostrano la resilienza della Società, che grazie alla robustezza del proprio modello di business integrato e alla diversificazione geografica, conferma la previsione di EBITDA ordinario per il 2022 

Francesco Starace, CEO di Enel

Crescono anche gli  investimenti, pari a 9.309 milioni di euro (7.901 milioni di euro nei primi nove mesi del 2021, +17,8%). Un incremento attribuibile principalmente ad Enel Green Power, Enel Grids e Mercati Finali.

La variazione positiva è riconducibile a tutti i settori di Business, principalmente per le maggiori quantità di energia elettrica e gas vendute a prezzi medi crescenti e per le maggiori quantità di energia elettrica prodotte.

I ricavi attribuibili alle attività di generazione a carbone dei primi nove mesi 2022 si attestano, invece, al 4,5% dei ricavi totali (2,3% nei primi nove mesi 2021). Tale andamento riflette gli effetti derivanti dall’eccezionale situazione di scarsità della risorsa idroelettrica.

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