Roma, 14/03/2025 Notizie e approfondimenti sui temi dell’Energia in Italia, in Europa e nel mondo.

Eolico, Romania: accordo da €30 mln con la BEI per un grande sito nel Mar Nero

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La transizione energetica della Romania potrà giovarsi di un nuovo importante parco eolico, nel Mar Nero, grazie al supporto della Banca europea per gli investimenti (BEI). La linea di credito, da 30 mln di euro, cofinanzierà il progetto ‘Pestera II’, insieme ai fondi gestiti dal Copenhagen Infrastructure Partners. Si tratterà di un polo, vicino alla città di Costanza, con una capacità installata totale di 400 Megawatt (MW).

Il valore della BEI in Romania

Nella sinergia tra la Banca europea per gli investimenti (BEI) e la Romania, si è raggiunto un nuovo accordo, da 30 mln di euro, per l’implementazione dell’eolico. Un settore che rientra pienamente nelle politica energetica nazionale. In effetti, dal punto di vista sistemico, il Governo di Bucarest sta valorizzando i paradigmi produttivi della transizione energetica, investendo su diversi settore.

Nel raggiungimento di una maggiore autonomia energetica, se non proprio indipendenza, un ruolo fondamentale lo ricoprirà il bacino del Mar Nero. Tant’è vero che il prestito della Banca servirà per cofinanziare, insieme ai fondi gestiti da Copenhagen Infrastructure Partners (CIP), il progetto ‘Pestera II’, da circa 400 Megawatt (MW).

Trattasi di un secondo parco eolico onshore a Pestera, un villaggio vicino alla città di Costanza, sulla costa romena del Mar Nero. L’investimento totale in questo progetto dovrebbe superare i 500 mln di euro. Si consideri, in quest’ottica, che sul totale delle produzioni nazionali dell’energia elettrica – al 2022 – il 12,5% derivava proprio dall’energia eolica (dati IEA).

Prospettive energetiche nazionali

L’importanza del progetto ‘Pestera II’ è stata rimarcata nella portata di “una delle più grandi iniziative eoliche onshore della Romania”. Non ultimo perché nel centro dell’Europa, il Mar Nero si è ripropostoquale vettore di livello geo-economico. E nel contempo, come regione attrattiva degli investimenti energetici.

La capacità di 400 MW dovrebbe rifornire oltre 1,4 mln di famiglie romene per un intero anno. I lavori dovrebbero cominciare entro la fine di quest’anno e con la sua piena entrata in funzione, l’impianto contribuirà attivamente agli obiettivi di decarbonizzazione dell’Unione Europea.

Dall’altro lato, si è confermata la centralità di CIP, rispetto alla finanza ‘verde’. A livello mondiale, questo operatore si è legittimato quale principale gestore di fondi sulle energie rinnovabili, con competenze plurime. Ossia, nell’eolico offshore e onshore, nel solare fotovoltaico (PV), nelle biomasse e in altre forme di energia sostenibile.

La Romania stessa ha confermato la volontà di costruire relazioni economiche-energetiche puntando sul settore privato e su siti che comunque offrano le adeguate garanzie ai capitali esteri.


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