A Riad, l’Italia e l’Arabia Saudita hanno compiuto un importante passo verso una collaborazione energetica sempre più stretta. Il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, e il ministro dell’Energia saudita, Abdulaziz Bin Salman Al Saud, hanno firmato un Memorandum d’Intesa della durata di 5 anni, che punta a rafforzare la collaborazione bilaterale su idrogeno, energie rinnovabili e cattura e stoccaggio della CO2.
Italia e Arabia Saudita consolidano il proprio legame con un memorandum d’intesa
Italia e Arabia Saudita condividono una lunga tradizione di cooperazione bilaterale, iniziata con il Trattato di amicizia del 1932. Oggi, grazie alla sigla di un nuovo accordo a Riad, si muovono verso una collaborazione energetica sempre più stretta. Il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha infatti annunciato di aver incontrato il ministro dell’Energia saudita, Abdulaziz Bin Salman Al Saud, per la firma di un Memorandum d’Intesa (MoU) tra i due Paesi. Fonti ufficiali parlano di un accordo della durata di cinque anni, che va a consolidare la partnership strategica degli Stati e che punta a rafforzare la cooperazione bilaterale su temi centrali come la transizione, la sicurezza energetica e la promozione degli obiettivi di sostenibilità definiti dall’Agenda 2030 e dagli Accordi di Parigi.
Idrogeno e tecnologie pulite al centro della partnership
Il Memorandum pone le basi per una collaborazione strategica su diversi fronti chiave. Tra i settori di maggiore rilievo vi è quello dell’idrogeno rinnovabile a basse emissioni, insieme ai suoi derivati come l’ammoniaca verde. Vengono inoltre contemplati progetti legati alle energie rinnovabili, alla cattura, stoccaggio e utilizzo della CO₂, nonché alle interconnessioni elettriche e tecnologie di nuova generazione.
Un aspetto particolarmente significativo dell’accordo è il coinvolgimento delle filiere industriali nazionali nei progetti congiunti, che potranno estendersi anche a Paesi terzi.
L’Italia hub energetico tra Europa e Medio Oriente
Nel corso dell’incontro, il ministro Pichetto Fratin ha ribadito l’importanza strategica dell’Italia come ponte tra Europa e Africa, evidenziando come il nostro Paese sia una via d’ingresso privilegiata per l’idrogeno e i suoi derivati verso il mercato europeo.
“Conosciamo bene il ruolo dell’Arabia Saudita nella produzione di idrogeno rinnovabile e derivati a basse emissioni come l’ammoniaca,” ha sottolineato il ministro. “L’Italia può rappresentare un’alternativa strategica e competitiva rispetto alle rotte tradizionali, grazie alla sua posizione nel Mediterraneo e alle interconnessioni con il resto d’Europa.”
Una cooperazione più forte grazie all’International Energy Forum
Per dare subito concretezza all’accordo, l’Italia ha deciso di indicare un rappresentante permanente del Ministero dell’Ambiente presso l’International Energy Forum (IEF), con sede a Riad.
“Essere presenti nell’IEF ci consentirà di lavorare a stretto contatto con esperti sauditi e internazionali, nonché di dialogare con istituzioni come OPEC e AIE” ha dichiarato Pichetto Fratin. Questo rappresenta un ulteriore tassello per consolidare i rapporti tra i due Paesi, creando nuove opportunità di collaborazione su scala globale.
Un Memorandum come punto di partenza
Per il ministro Gilberto Pichetto Fratin, la firma del Memorandum non è solo un risultato, ma un trampolino di lancio: “Considero questo accordo un punto di partenza per sviluppare progetti concreti e rafforzare i rapporti tra Italia e Arabia Saudita, oltre che tra quest’ultima e l’Europa.”