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Cina, al via la costruzione della più grande diga idroelettrica al mondo in Tibet

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Pechino ha autorizzato la costruzione di quello che dovrebbe diventare il progetto idroelettrico più grande del mondo, sostituendo sul podio l’imponente diga, sempre cinese, delle Tre Gole. La nuova diga dovrebbe sorgere sul tratto inferiore Yarlung Zangbo, nella Regione autonoma del Tibet, e produrre 300 miliardi di kilowattora di elettricità.

La nuova diga idroelettrica

Un nuovo grande progetto idroelettrico contribuirà ad accrescere l’autonomia energetica della Cina. Da quanto riferisce l’agenzia nazionale Xihnuanet, il governo cinese ha, infatti, approvato la costruzione di una diga, forse la più grande mai costruita prima d’ora, sul tratto inferiore dello Yarlung Zangbo, il fiume che scorre nella Regione autonoma del Tibet, arrivando poi in India, dove prende il nome, più noto, di Brahmaputra. La sezione del corso fluviale interessata dall’opera si estende solo per 50 km, ma presenta un dislivello impressionante di 2.000 metri, offrendo un enorme potenziale idroelettrico, ma altrettante sfide ingegneristiche.

Secondo dichiarazioni ufficiali, il progetto (il cui costo potrebbe aggirarsi intorno ai 127 miliardi di dollari), avrà un ruolo cruciale nell’accelerare la transizione del gigante asiatico verso fonti di energia pulita, in vista di un “net zero” sempre più concreto e vicino. 

Un variegato mix di energia pulita

Le abbondanti risorse idroelettriche del fiume Yarlung Zangbo andrebbero ad aggiungersi alle fonti eoliche e solari già presenti nell’area, creando un variegato mix di energia pulita pronto ad innestarsi nelle rete elettrica.

Tra gli obiettivi del progetto c’è quello di migliorare il benessere e la prosperità della popolazione della Regione Autonoma del Tibet, rafforzandone lo sviluppo mediante la crescita di diversi settori, tra cui quello ingegneristico, della logistica e dei servizi commerciali, nonché, ovviamente, creando nuovi posti di lavoro.

Sebbene le autorità cinesi garantiscano per un basso impatto ambientale e sociale dell’infrastruttura, la sua mole, e i precedenti verificatisi in occasione della realizzazione di altre grandi opere (demolizioni e/o trasferimenti forzati di interi villaggi), suscitano preoccupazione tra gli autoctoni e nelle amministrazioni limitrofe. In particolare, i governi di India e Bangladesh hanno già espresso perplessità in merito alle conseguenze che la diga potrebbe avere sull’approvvigionamento idrico a valle.

300 miliardi di kw di elettricità

Secondo una stima fornita dalla Power Construction Corp of China nel 2020, la diga potrebbe produrre annualmente 300 miliardi di kilowattora di elettricità, cifre ambiziose che in effetti potrebbero influenzare, ma in positivo, milioni di persone a valle, anche in India e Bangladesh. Si tratta di un valore oltre tre volte superiore alla capacità progettata di 88,2 miliardi di kWh della Diga delle Tre Gole, attualmente la più grande al mondo, situata nella Cina centrale.

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