L’Amministrazione Biden-Harris ha definito l’undicesimo progetto nazionale di eolico offshore negli USA. In questi termini, il Dipartimento degli Interni ha approvato oltre 19 Gigawatt (GW) di capacità, a riprova che la forza del vento sarà nevralgica nel mix energetico statunitense.
Eolico negli USA
L’Amministrazione Biden-Harris ha deliberato un nuovo progetto eolico offshore, il SouthCoast Wind Project, l’undicesimo nazionale negli USA. Con questa operazione, finalizzata agli approvvigionamenti del Massachusetts e del Rhode Island, il Dipartimento degli Interni è arrivato a superare un importante riferimento.
Ha infatti approvato oltre 19 Gigawatt (GW) di energia pulita da progetti offshore, sufficienti ad alimentare più di sei mln di case.
I margini di manovra del resto sono notevoli, nella misura in cui sul totale dell’elettricità – al 2023 – dall’eolico è derivato il 9,7% delle forniture (dati IEA). Del resto, questo particolare comparto delle rinnovabili si è legittimato sui mercati interni per una fase di grande espansione, anche verso il 2025.
L’approvazione del progetto si è perciò inserita in un contesto preciso. In effetti, il rinnovato calo dei costi di sviluppo e le misure fiscali dell’Inflation Reduction Act (IRA) hanno operato come un volano, legittimando un sistema virtuoso.
Prospettive nazionali
Negli ultimi due anni, sono state organizzate sei aste di locazione per l’energia eolica offshore. Tra queste, si è registrata una vendita da record al largo di New York. Nonché, le prime vendite in assoluto al largo delle coste del Pacifico, del Golfo del Messico e del Golfo del Maine.
Attraverso il potenziamento della catena di approvvigionamento nazionale – con un’energia pulita, stabile e dai costi più bassi – si sta cercando portare benefici alle Tribù e alla pesca. E con loro, alle comunità svantaggiate e agli abitanti nelle città sugli Oceani. Categorie molto diverse ed eterogenee, ma che evidentemente non potranno che giovarsi della transizione.
I dettagli del progetto
Il SouthCoast Wind Project dovrebbe generare fino a 2,4 GW di energia eolica offshore per il Massachusetts e il Rhode Island. Una quantità sufficiente ad alimentare più di 840.000 abitazioni. L’area del progetto sarà all’incirca di 127.388 acri (515,521 chilometri quadrati). Il tutto a 26 miglia nautiche (nm; 48,152 km) a Sud di Martha’s Vineyard e 20 nm a Sud di Nantucket, in Massachusetts.
Secondo l’approvazione di base, l’infrastruttura comprenderebbe un massimo di 141 generatori eolici e di cinque piattaforme di sottostazione offshore situate in un massimo di 143 posizioni. In più, saranno installati otto cavi di esportazione che potrebbero approdare a Brayton Point o a Falmouth, nel Massachusetts.
Rispetto al progetto originale proposto da SouthCoast, ci sono state alcune modifiche. La principale è stata la rimozione di sei posizioni di turbine nella porzione nord-orientale dell’area, con il fine di ridurre i potenziali impatti sulla flora e sulla fauna nei pressi di Nantucket Shoals. Pur al cospetto di una mole notevoli di lavori, dunque, si è cercato di impattare il meno possibile sull’ambiente circostante.
