La Banca europea per gli investimenti (BEI) e la ERG hanno formalizzato un accordo per un prestito da 243 mln di Euro per le rinnovabili, tra Germania, Francia e Italia. Gli interventi, da ultimare entro il 2025, verranno realizzati soprattutto in regioni di coesione. L’accordo contribuirà alla generazione di energia pulita pari al fabbisogno di oltre 200.000 famiglie.
Prospettive eoliche in Europa
Le rinnovabili, in Europa, potrebbero trovare nuovo impulso grazie al recente prestito da 243 mln di Euro che la Banca europea per gli investimenti (BEI) ha accordato alla ERG. Il progetto avrà molteplici direzioni, con interventi in Germania, in Francia e in Italia. Secondi i piani iniziale, si è previsto che il completamento dei lavori debba arrivare entro il 2025.
In particolare, si interverrà nei parchi eolici su terra ferma della Francia e nel rifornire quelli di Germania e Italia. Nel Sud della penisola, inoltre, lavori saranno effettuati anche in alcuni impianti fotovoltaici.
In ossequio ai piani sul clima che ha redatto ciascuno dei Paesi coinvolti, la sinergia tra la BEI e la ERG è indirizzata soprattutto alle c.d. regioni di coesione. Proprio in queste aree, sarà effettuato il 97% degli interventi, con l’obiettivo di contribuire alla generazione di energia pulita pari al fabbisogno di oltre 200.000 famiglie.
Le basi dell’accordo
L’azienda con sede a Genova ha inserito gli investimenti ‘verdi’ di merito all’interno del proprio Piano Industriale 2024-2026. Il riferimento è stato quello dell’ampliamento del portafoglio delle rinnovabili (eolico, solare) a fronte di una maggiore ottimizzazione delle fonti finanziarie disponibili.
In totale, l’impegno si è definito in relazione ad una capacità installata complessiva di circa 270 Megawatt (MW), per i bisogni si suddette oltre 200.000 famiglie. Con riferimento agli obiettivi comunitari di REPowerEU, la BEI andrà a coprire più del consueto 50% del costo totale del progetto.
Questo, considerando che lo stesso istituto di credito ha messo disposizione 45 mld di Euro di finanziamenti aggiuntivi entro il 2027. Per questi progetti, la Banca può offrire erogazioni iniziali più elevate. E insieme, scadenze più lunghe per rendere i prestiti al settore energetico ancora più attraenti e aumentare il tetto di finanziamento fino al 75%.
Nove impianti per l’Italia
Con particolare riferimento all’Italia, dove la ERG si è legittimata in qualità di primo operatore eolico, i siti oggetto di investimenti saranno in totale nove. Come da comunicato, si è specificato avverrà “il repowering di due parchi eolici già in funzione, nonché, il repowering/revamping di sette impianti fotovoltaici”.
Si è in tali termini confermato un modello che nell’Unione Europea ha portato il capitale privato ad investire, nella misura in cui si sono definite adeguate garanzie pubbliche. Evidentemente, a fronte di un mercato in crescita, le sfide rimangono tali da dover concertare situazioni di tale portata. Il tutto, non senza una pianificazione di medio periodo.