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Signoretto (Proxigas) sul gas: “I conflitti in corso reiterano l’instabilità dei mercati”

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Alla luce dell’attuale situazione internazionale, i mercati del gas e del gas naturale liquefatto (GNL) sono soggetti all’instabilità dei mercati. Considerando l’Italia, in effetti, quest’ultima potrebbe nuovamente doversi confrontare con le difficoltà legate agli approviggionamenti. Una situazione ciclica e critica, che preoccupa gli investitori e gli imprenditori.

Il gas e i mercati

Per gli analisti, gli imprenditori e gli investitori privati continua a tenere banco la questione del prezzo del gas sui mercati internazionali. La seconda parte del conflitto russo-ucraino, l’inasprimento del conflitto di Israele nei territori palestinesi e la caduta della Siria hanno ovviamente tutti influenzato le materie prime.

In un’ottica di transizione ‘verde’, dove il gas e gas naturale liquefatto (GNL) sono considerati i vettori per il passaggio graduale verso le nuove fonti, questo elemento potrebbe causare ulteriori incertezze.

Nella misura in cui la domanda globale del gas sembra destinata a crescere – trainata soprattutto dall’Asia – è allora che si debbano continuare a vagliare tutte le alternative. L’Unione Europea, in questo senso, con il programma REPowerEU ha realizzato un sistema in cui la Banca europea per gli investimenti (BEI) si pone come vettore e garante per i privati che investono nella transizione energetica.

Sull’andamento dei mercati e i possibili sviluppi del tema si è dibattuto ieri pomeriggio a Roma, presso la Lanterna di Fuksas. In quella sede, si è tenuta l’assemblea di Proxigas, l’Associazione Nazionale Industriali Gas.

L’analisi di Signoretto

Tra i vari ospiti presenti, è intervenuto anche il capo dell’Associazione, Cristian Signoretto. L’ingegnere veronese ha espresso il suo punto di vista che ha riportato, tra gli altri, l’Agenzia di stampa sull’energia e le infrastrutture (AGEEI).

Queste le sue parole: “L’incertezza dello scenario geopolitico che dovremo affrontare anche nel prossimo futuro resta una costante nel quadro energetico. Anche le misure che la futura amministrazione americana adotterà, potrebbero modificare il quadro economico ed energetico complessivo. Le ricadute potrebbero esserci a livello europeo ed italiano”.

E ancora: “Ai conflitti in corso in Ucraina e in Asia Occidentale, si aggiungono purtroppo quotidianamente nuove instabilità. Questa intensificazione della violenza ha alimentato anche la volatilità dei prezzi delle materie prime, incluso il gas. I mercati del gas naturale restano, infatti, ancora molto esposti agli shock geopolitici“.

Il vertice di Proxigas, inoltre, ha spiegato quale potrebbe essere – in un futuro ipotetico – un possibile punto di equilibrio. In questi termini: “La stabilizzazione di questa volatilità si avrà quando offerta e domanda di gas riusciranno realmente a bilanciarsi. Questo, mediante la messa in produzione di nuove riserve gas e GNL nel corso dei prossimi anni”.

Non è mancato un riferimento allo scenario italiano della stagione in corso, in relazione al fatto che si sono susseguiti “due inverni miti”. Così Signoretto sul tema: “Grazie agli stoccaggi italiani, ancora pieni quasi al 90%, non si prevedono motivi di particolare preoccupazione. È tuttavia lecito aspettarsi che l’inverno terminerà con un livello di giacenza residua in stoccaggio minore, rispetto agli ultimi due anni”.

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