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L’UE punta sulla Geotermia. Nuovo documento strategico in discussione

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In occasione del prossimo Consiglio Energia, i 27 Stati membri dell’Unione Europea discuteranno della geotermia come parte della strategia per ridurre la dipendenza dai combustibili fossili e abbassare i costi energetici. La geotermia, risorsa rinnovabile che sfrutta il calore del sottosuolo, può infatti giocare un ruolo cruciale nel processo di transizione energetica del Continente.

Il prossimo Consiglio Energia

L’Unione Europea apre all’espansione dell’energia geotermica per ridurre la dipendenza dal gas russo e abbassare i costi energetici. Ad annunciarlo è la Reuters, che avrebbe visionato un documento preliminare secondo il quale i 27 Stati membri, in occasione del prossimo Consiglio Energia a Bruxelles, chiederanno alla Commissione Europea di sviluppare una strategia globale per facilitare i progetti geotermici in tutta l’Unione.

Focus sull’energia geotermica

È noto come l’energia geotermica, che sfrutta il calore proveniente dal sottosuolo, offra una fonte stabile e rinnovabile di riscaldamento ed elettricità. Tuttavia, nonostante il suo potenziale, la geotermia rappresenta meno del 3% della produzione energetica dell’UE, principalmente a causa degli elevati costi iniziali e delle complessità normative. Da quanto riferisce Reuters, il documento preliminare evidenzia il ruolo cruciale che l’energia del sottosuolo potrebbe ricoprire in termini di sicurezza energetica e di riduzione delle emissioni di gas serra (in particolare nei sistemi di riscaldamento e raffreddamento) offrendo spunti per superare le sfide legate agli ostacoli economici e burocratici.

Entrando nel merito, l’Unione vorrebbe proporre sia misure finanziarie, al fine di ridurre i rischi degli investimenti nei progetti geotermici, sia di semplificazione delle autorizzazioni per snellire i processi regolatori.

Potenziale di espansione

Secondo le stime del settore, l’energia geotermica potrebbe soddisfare fino al 75% della domanda di riscaldamento e raffreddamento residenziale e commerciale dell’UE entro il 2040. Sebbene la maggior parte dei paesi dell’UE utilizzi già l’energia geotermica per il riscaldamento centralizzato, solo alcuni, tra cui Francia, Germania e Italia, la impiegano anche per la generazione di elettricità

La capacità geotermica in Italia 

In Italia, ad esempio, grazie alla presenza di risorse geotermiche naturali significative, in particolare nelle regioni centrali come la Toscana, la capacità geotermica è una delle più alte in Europa. Nel 2022, la capacità installata per la produzione di energia elettrica geotermica nello Stivale era di circa 1.000 megawatt (MW). Ad oggi, le centrali geotermiche italiane coprono circa il 2-3% della domanda elettrica totale del paese, ma hanno un potenziale molto più ampio, soprattutto nel settore del riscaldamento.

Importanza strategica dell’iniziativa UE

L’iniziativa europea arriva in un momento di particolare urgenza, generato principalmente dalle variazioni degli equilibri geopolitici globali. Concentrandosi sull’energia geotermica, l’UE mira a diversificare il proprio mix energetico, aumentare la resilienza e garantire una fornitura stabile di energia per famiglie e industrie, rispettando al contempo i suoi ambiziosi obiettivi climatici.

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