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L’agrivoltaico fa bene all’uva e la produzione cresce anche del 60%. La sperimentazione in Francia

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Quest’anno la produzione di vino francese è calata di almeno il 22% rispetto all’anno passato, soprattutto per l’impatto dei cambiamenti climatici e degli eventi meteo estremi. Grazie ad una ricerca sul campo condotta da Sun’Agri si è dimostrato che l’uva cresciuta sotto i pannelli fotovoltaici a terra ha visto aumentare la resa dal 30 al 60% in più. I risultati.

Il clima si estremizza e gli eventi estremi danneggiano l’uva e la resa dei vitigni, il caso francese

I cambiamenti climatici e gli eventi meteo estremi stanno mettendo a dura prova l’agricoltura di numerosi Paesi di tutto il mondo, anche la viticoltura. In Francia la produzione di vino durante la vendemmia 2024 è stata inferiore del 22% su base annua e del 15% in meno rispetto al periodo 2019-2023, secondo dati diffusi dal dipartimento di Statistica del ministero dell’Agricoltura francese.

Tutti i tipi di vino sono colpiti, in particolare quelli della Borgogna e del Beaujolais (-35% di raccolto in un anno) e della Champagne (-33%), nonché i vini destinati alla produzione di acquaviti che avevano visto una vendemmia eccezionale nel 2023 (-31% per il Cognac), si legge nel rapporto ministeriale.

La regione del Giura è in calo del 75%, la Valle della Loira del 30%, la Provenza e la Valle del Rodano del 16%, Bordeaux del 14%, la Linguadoca-Rossiglione del 13%, l’Alsazia del 13%, la Corsica del 13%, la Savoia del 5% e il Sud-Ovest del 3%.

Per risolvere questo problema di non poco conto, visto che l’export di vino prodotto in Francia vale quasi 12 miliardi di euro (in calo del 10% rispetto al valore del 2022), Sun’Agri ha condotto una ricerca sul campo, introducendo nei vitigni gli impianti per l’agrivoltaico (il fotovoltaico su terreni agricoli).

I vantaggi dell’agrivoltaico nella produzione vinicola

Straordinari i risultati preliminari fin qui ottenuti: la resa dell’uva cresciuta sotto i pannelli solari del fotovoltaico a terra sono stati più alti tra il 20 e il 60% rispetto ai terreni privi di questi impianti.

In particolare, il dato più alto (+60%) è stato rilevato nei vigneti a Chardonnay, seguiti da quelli a Marselan (+30%) e a Grenache blanc (+20%).

Le tre varietà di uva sono state coltivate nei siti di Domaine de Nidolères nei Pirenei Orientali. In un secondo esperimento condotto nel Vaucluse, nella Francia sud-orientale, l’aumento della resa è rimasto superiore al 30%.

Secondo i ricercatori, i risultati ottenuti sono dovuti alla capacità del sistema agrivoltaico di ottimizzare il microclima, mitigando le temperature, aumentando l’umidità e riducendo le esigenze di irrigazione dal 20% al 70%.

La tecnologia, inoltre, aiuta anche a proteggere dal gelo, prevenendo cali di temperatura fino a 2 °C. Di conseguenza, i tassi di sopravvivenza delle piante migliorano, con una mortalità ridotta dal 25% al ​​50%.

In Italia

Il Gestore servizi energetici (Gse) ha pubblicato le graduatorie degli impianti iscritti ai Registri e alle Aste previste dalla misura del PNRR “Sviluppo Agrivoltaico”, con cui sono stati ammessi 540 progetti, per una potenza totale pari a 1.548 MW.

Dati disponibili nella specifica sezione del sito, suddivisi per i Registri e le Aste.

Giornalista

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