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Rinnovabili. Signorini (Banca d’Italia): “Grande accelerazione negli ultimi due anni, ora potenziare le infrastrutture”

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L’intervento a L’Aquila del Direttore generale della Banca d’Italia, Luigi Federico Signorini, su come sviluppare un’economia più digitale e rispettosa dell’ambiente: oltre a favorire l’installazione di impianti che producono e sfruttano energie rinnovabili occorre anche potenziare le infrastrutture”.

Rinnovabili e transizione energetica nell’intervento del DG della Banca d’Italia

La transizione energetica, assieme a quella digitale, è una sfida a cui non possiamo sottrarci e che dobbiamo superare nel migliore dei modi per promuovere, accrescere e tutelare il sistema produttivo nazionale, da cui dipende anche il benessere di oggi e soprattutto quello di domani.

È quanto affermato all’Aquila il direttore generale della Banca d’Italia, Luigi Federico Signorini, tra i protagonisti della due giorni di studio sulle sfide strutturali dell’economia italiana.

In merito alla transizione energetica, l’analisi di Signorini non prescinde comunque dai progressi già realizzati: “In Italia la capacità produttiva di elettricità da fonti rinnovabili è passata da meno di un quarto del totale nel 2000 a quasi la metà nel 2022. È soprattutto a partire dal 2022 che si è vista una forte accelerazione delle nuove installazioni, specie fotovoltaiche, anche in relazione alla crisi determinata dall’aggressione russa all’Ucraina. Nel 2023 e nella prima metà del 2024 si è accelerato ancora. L’aumento della potenza solare installata ha interessato sia gli impianti maggiori, sia quelli più piccoli“.

Per proseguire in questa direzione, “oltre a favorire l’installazione di impianti che producono e sfruttano energie rinnovabili – ha sottolineato Signorini – occorre anche potenziare le infrastrutture”. Necessari anche investimenti pubblici e incentivi “ragionevolmente semplici, moderati e stabili e mercati funzionanti senza eccessive distorsioni; servono semplificazioni normative e burocratiche“.

Una transizione gemella, il digitale

Sul fronte digitale, invece, Signorini ha sottolineato la necessità per il continente di ritrovarsi, di reagire.

In tema di tecnologie avanzate l’Europa non sta tenendo il passo con gli Stati Uniti, la Cina e altre grandi economie“, ha precisato il DG della Banca d’Italia.

L’Italia soffre di “ritardi evidenti”, soprattutto “nell’adeguatezza dei servizi digitali della pubblica amministrazione e nella dotazione di capitale umano”, ha spiegato Signorini.  

Per la Banca d’Italia una transizione “inevitabile e costosa”

Nonostante le innegabili difficoltà, la transizione energetica è inevitabile”, aveva già avuto modo di affermare il Governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta a settembre. Aggiungendo che “sarà anche costosa”.

Gli investimenti in energia verde, che si avviano a superare i 3.000 miliardi di dollari a livello globale nel 2024, sono ancora lontani dai 4.500 miliardi l’anno da raggiungere entro l’inizio del prossimo decennio per poter azzerare le emissioni nette entro la metà del secolo, secondo l’Agenzia internazionale dell’energia (IEA).

Giornalista

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