Intesa Sanpaolo ed Edison Next hanno siglato un accordo per supportare le aziende all’interno delle varie pratiche legate alla transizione energetica.
Un nuovo supporto sostenibile per le aziende
La traduzione degli obiettivi di sostenibilità al livello delle aziende potrà contare sull’accordo tra Intesa Sanpaolo ed Edison Next. Da questo punto di vista, si tratterà di implementare le direttive del PNRR in materia di transizione energetica. La sinergia è stata solo l’ultima di una serie che ha interessato il panorama economico nazionale quest’anno.
L’istituto di credito e l’azienda del Gruppo Edison (specializzata nel supporto alle imprese e alla Pubblica Amministrazione) hanno già definito le aree di intervento. Nello specifico, a seconda delle rispettive competenze, si punterà sull’efficientamento energetico e sul fotovoltaico. Quest’ultima tecnologia è al centro del nuovo meccanismo presente nel Decreto Energy Release 2.0.
La finalità della misura sarà quella di sostenere (nel triennio 2025-2027) proprio la competitività delle imprese energivore. Il rischio, in effetti, è che l’onere del cambiamento possa inficiare sui volumi degli affari, facendo perdere quote di mercato. Per questo, si è deciso di definire un intervento strutturato, in un arco di tempo sufficientemente lungo da favorire la programmazione.
Il pilastro della finanza verde
Per le risorse finanziarie, l’accordo è rientrato nel Piano industriale 2022-2025 di Intesa Sanpaolo, che l’Amministratore delegato Carlo Messina aveva già presentato. Nevralgico, in quest’ottica, un impegno costante per ambiente e clima, ponendo al centro i paradigmi della finanza ‘verde’.
Come sarebbe poi emerso dai dibattiti nella Cop29 di Baku, la questione degli investimenti ‘sostenibili’ è oggi massimamente dirimente dal punto di vista politico. Insieme al valore simbolico della materia, da questi valori potrebbero dipendere i profitti del futuro prossimo. Da qui, l’importanza di operare nel novero delle maggiori garanzie possibili.
Tra il 2021 e i primi nove mesi del 2024 sono stati erogati circa 63 mld di Euro. Una somma notevole, considerando che in totale, erano 76 i mld di nuovo credito disponibile per supportare l’economia ‘verde’, quella circolare e in generale la transizione ecologica.
Quali vantaggi delle imprese
Nell’approvvigionamento, il Rapporto annuale Economia e Finanza dei Distretti Industriali di Intesa Sanpaolo ha rimarcato un aspetto parallelo. Il documento ha infatti evidenziato che circa il 40% dei gestori della stessa banca ha osservato la centralità dell’autoproduzione di energia e un fattore a questa connesso.
Dallo studio è infatti emerso che quelle imprese che dispongano di impianti per l’autoproduzione hanno ottenuto importanti vantaggi reddituali. Il 16,6% delle imprese distrettuali ad alta marginalità – sia nel 2019 che nel 2022 – sfrutta di un impianto di energia rinnovabile. Cinque punti percentuali in più rispetto alle altre imprese. Su tali differenze, si misureranno le complesse sfide della transizione.