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Dalla BEI, €1mld per l’efficienza energetica della ‘nuova’ Ischia

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La Banca europea per gli investimenti (BEI) ha approvato un pacchetto da un mld di Euro per Ischia, dopo il terremoto del 2017 e la frana del 2022, ponendo al centro il tema dell’efficienza energetica.

Costruire e rinnovare

La Banca europea per gli investimenti (BEI) ha approvato la prima fase di un prestito complessivo che concederà a Ischia, affinché si proceda con le ricostruzioni, ma nel rispetto dell’efficienza energetica. L’accordo è stato siglato direttamente con la Repubblica Italiana e sarà strutturato in un arco di 25 anni.

Il Comune, nell’omonima isola, ha infatti subito grandi danneggiamenti, in seguito al terremoto del 2017 e alla frana del 2022. Si è così deciso di realizzare nuovamente quegli edifici pubblici e privati non più agibili e di farlo secondo l’ottica dell’edilizia sostenibile. Tant’è che la Banca europea ha deliberato un pacchetto da un mld di Euro, concedendo intanto la prima tranche da 150 mln.

Per l’implementazione dei lavori sarà centrale il coordinamento del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF). Quest’ultimo, in effetti, concorrerà ad alimentare la provvista necessaria e a finanziare gli interventi della Struttura Commissariale.

Un progetto in più fasi

Prima di deliberare il finanziamento, la BEI ha offerto al Comune una specifica consulenza tecnica. Al termine di uno studio e di un’analisi precisa delle diverse zone, è stato possibile identificare le aree di intervento e i requisiti per la progettazione tecnica.

Alla base del progetto, si è posta la necessità di evitare gli sprechi e di realizzare delle costruzioni che siano efficienti, secondo “i più alti standard di efficienza energetica“. Oltre alla prima messa in sicurezza, dunque, si procederà a trasformare il sistema urbano locale, in proiezione del futuro prossimo.

Inoltre, ai fini dell’adattamento ai cambiamenti climatici e del contrasto del dissesto idrogeologico, saranno finanziate anche altre opere. Ossia, tutti quegli interventi di consolidamento di versanti, ripristino della funzionalità idraulica di alvei e costruzione di nuovi manufatti strutturali. L’ottica, in tal senso, sarà ridurre il rischio residuo.

Il Commissario Giovanni Legnini ha voluto sottolineare la portata dell’accordo. In questi termini: “La condivisione dei progetti con la BEI ci consentirà di rafforzare ulteriormente il rispetto dei principi di sostenibilità ambientale. Si potrà così introdurre nella progettazione il criterio all’adattamento ai cambiamenti climatici. Si tratta della prima volta che ciò accade in un processo di ricostruzione“.

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