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Elettrificazione, Arabia Saudita: lanciato il nuovo progetto di stoccaggio da 8.000 MWh

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In Arabia Saudita, l’implementazione delle rinnovabili si gioverà del nuovo grande progetto di stoccaggio, con una serie di sistemi di accumulo per complessivi 8.000 Megawattora (MWh).

Grandi batterie

Il tema dello stoccaggio delle rinnovabili – e dunque delle batterie – in Arabia Saudita è stato recepito attraverso un nuovo grande progetto infrastrutturale. In effetti, secondo quanto ha riportato SolarQuarter, la Saudi Power Procurement Company (SPPC), ha posto le basi per la realizzazione di una serie di sistemi di accumulo di energia a batteria (BESS).

Il piano – sotto l’egida del Ministero saudita dell’Energia – si è inserito all’interno di una tendenza ben definita, che ha visto porre l’attenzione degli analisti su questi sistemi. Il contributo delle infrastrutture dovrebbe raggiungere una capacità totale di 8.000 Megawattora (2.000 MW/4 ore).

Complessivamente, si tratterà di operare sulla base di quattro diverse direttrici. Altrettanti saranno infatti i poli di lavoro e ciascun impianto avrà una capacità di 500 MW/4 ore. Già comunicate anche le quattro province dove saranno posti gli accumulatori. Ossia, Al-Muwyah e Haden presso La Mecca, Al-Khushaybi a Qassim e Al-Kahafa a Hail.

Decentramento e interconnessione

In termini tecnici, lo scenario saudita tradurrà nella prassi i paradigmi del decentramento e dell’interconnessione, pilastri della transizione energetica. Il Governo saudita, in linea con il programma Vision Saudi 2030, ha analizzato i diversi modelli applicativi delle fonti ‘verdi’, nell’ottica del loro costante inserimento al fianco delle fossili.

Senza però la possibilità di stoccare, programmare e gestire questa energia, però, molte delle potenzialità connesse al settore rischiano di venire meno. Per questo ogni singolo progetto sarà sviluppato secondo un modello Build-Own-Operate (BOO). L’aggiudicatario deterrà la piena proprietà della società veicolo (SPV) per ogni progetto.

Per quanto riguarda la gestione dei sistemi, i termini saranno fissati mediante un contratto di servizi di stoccaggio – della durata di 15 anni – con SPPC. Nei piani di Riyad tale flessibilità servirà per aumentare la quota di rinnovabili nel mix energetico nazionale.

L’obiettivo è una loro crescita fino al 50% entro il 2030. Contestualmente si punta a migliorare l’efficienza e l’affidabilità del sistema elettrico. In effetti, le sfide del futuro prossimo, passeranno dalla capacità di ridurre gli sprechi, cercando nel contempo di soddisfare una domanda energetica in crescita.

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