In Cina, l’obiettivo di arrivare ad un’economia decarbonizzata entro il 2060 potrà contare sulla nuova legge sulla neutralità climatica, appena deliberata.
Il valore dell’atto, verso la COP29
In vista della COP29, la Cina si presenterà a Baku ‘forte’ della nuova legge sulla neutralità climatica, deliberata per implementare l’obiettivo di un’economia decarbonizzata entro il 2060. La conclusione positiva del processo legislativo è stata riportata dall’agenzia di stampa Xinhua.
Sullo scacchiere globale, Pechino ricopre ovviamente un ruolo centrale, praticamente in qualsiasi comparto dell’energia. Dal fossile, al nucleare (la cui importanza si sta tuttavia relativizzando), alle rinnovabili. In effetti, a seconda delle politiche adottate, non di rado, possono mutare l’andamento e le tendenze sui diversi mercati globali.
Per altro, il caso cinese, ha assunto le sembianze di un ‘paradosso’. Al Paese asiatico è infatti spesso stato associato lo status di principale responsabile delle emissioni di anidride carbonica (CO2). In totale, in effetti, queste hanno toccato quota 15,7 mld di tonnellate (pari a circa 11 tonn. pro capite), ossia il 29,1% delle emissioni globali.
Dall’altro lato, però, la quota di rinnovabili sui consumi finali, tra il 2000 e il 2021, è cresciuta del 354% (dati IEA), avendo la Cina assunto una posizione di vertice sui principali mercati delle fonti ‘verdi’.
Caratteristiche della legge
Il presupposto è nell’impegno del Governo di Pechino a raggiungere il picco delle emissioni entro il 2030, per poi azzerarle nettamente entro il 2060. Per altro, questi giorni sono stati molto importanti, visto che si è riunita l’Assemblea nazionale del popolo (l’organo legislativo), per approvare una serie di misure di sostegno all’economia e all’ambiente.
Citando ancora Xinhua, venerdì 8 novembre 2024 il Comitato permanente dell’Assemblea nazionale del popolo ha approvato l’atto, in vigore dal prossimo 1° Gennaio. Si compone di nove capitoli, riprendendo la lunga e complessa normativa in materia. Centrali, inoltre le linee programmatiche, espresse dal Presidente Xi Jinping, due anni fa, nel corso della 75esima Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
Dal punto di vista tecnico, la formulazione si è allineata a dei macro principi generali e alla Costituzione. La promozione della transizione verde e il taglio delle emissioni, comunque, non potranno prescindere dalla necessità di mantenere alto il livello dello sviluppo e della ricchezza nazionale.
La credibilità e la continuità delle istituzioni cinesi, in effetti, restano strettamente interconnesse alla capacità di mantenere coeso il patto sociale.