In conferenza stampa in occasione dell’evento ministeriale inaugurale del Gruppo Mondiale per l’Energia da Fusione, il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha confermato l’avvio di confronti “essenzialmente bilaterali” sulla possibile nascita di un soggetto a sostegno pubblico per il rilancio del nucleare in Italia. Non esclusi incentivi ai privati.
Possibili incentivi per chi produrrà energia da fusione nucleare
“Lo Stato interviene sul sistema tariffario su tutte le produzioni energetiche, geotermico, idroelettrico, eolico, solare. Nel momento in cui si verificherà l’attesa produzione e l’investimento da parte del soggetto privato sul nucleare, si deciderà quello che può essere l’intervento tariffario, in rapporto alle condizioni di prezzo e se sarà necessario. La speranza è che la competitività porti a una condizione tale che non sarà necessario intervenire con integrazioni pubbliche sul sistema“, ha dichiarato il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, durante la conferenza stampa alla Farnesina in occasione dell’evento ministeriale inaugurale del Gruppo Mondiale per l’Energia da Fusione, rispondendo a chi chiedeva se saranno previsti incentivi per i privati nella produzione di energia da fusione nucleare.
Enel, Leonardo e Ansaldo per una newco
“In questo momento c’è un pour parler, confermo che sono parte di questi confronti che sono stati essenzialmente di carattere bilaterale. Per arrivare a un soggetto che, secondo il ragionamento che si è fatto nel dibattito a due, dovrebbe avere un ruolo industriale importante sul sistema, bisogna chiaramente trovarsi tutti“, ha proseguito Pichetto Fratin, rispondendo chi chiedeva conferma sul coinvolgimento di Enel, Leonardo e Ansaldo in una newco a sostegno pubblico per il rilancio del nucleare in Italia.
“In questo momento non confermo nulla. Che si parli lo confermo, che ci sia un punto di convergenza con soggetti che possono partecipare, no – ha risposto il ministro – se e quando raggiungiamo una conclusione a quel punto tireremo la somma su quali soggetti partecipano“.
Grossi (Aiea): “Ci vorranno 10 anni per ottenere energia da fusione su larga scala“
“È sempre difficile fare speculazioni su una data precisa del momento in cui sarà possibile produrre su larga scala energia da fusione nucleare, ma siamo in un momento in cui tutto il processo della fusione sta passando da una fase puramente di ricerca alla fase di dimostrazione e poi di commercializzazione. Non è più un processo difficile da definire. Io dico che serviranno 5-6, forse 10 anni, si vedrà. Dipende dal livello degli investimenti e altri fattori che non possiamo prevedere ma si vede già all’orizzonte un risultato possibile“, ha affermato il direttore generale dell’Aiea, Rafael Mariano Grossi.