Roma, 07/11/2024 Notizie e approfondimenti sui temi dell’Energia in Italia, in Europa e nel mondo.

World Fusion Energy Group: il punto del Ministro Gilberto Pichetto Fratin

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La prima riunione del World Fusion Energy Group, a Roma, è stata per il Ministro Gilberto Pichetto Fratin l’occasione per presentare un sunto sulle dinamiche e gli sviluppi del settore per l’Italia.

Dal World Fusion Energy Group, uno sguardo di insieme

Presso il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale si è aperto il World Fusion Energy Group. Presente il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, insieme al Direttore Generale dell’AIEA, Rafael Mariano Grossi. Con loro, il Ministro degli Esteri Antonio Tajani e il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

All’interno dei diversi gruppi di lavori dell’evento, co-organizzato dall’Italia e dall’AIEA, si sono riuniti rappresentanti provenienti da vari settori. Tra costoro hanno figurato esponenti governativi e di Istituzioni pubbliche, ma anche di aziende private.

Tutti, però, si sono confrontati su come la fusione possa trovare maggiore spazio, riguardo lo sviluppo delle forniture energetiche globali. Partendo da questi riferimenti, poi, il Ministro Pichetto Fratin si è soffermato sulla realtà italiana. Basti pensare al ruolo che l’Italia ha assunto nel Tokamak euro-giapponese JT-60SA.

Le direttrici politiche del MASE

Dal punto di vista politico, il Ministro Pichetto Fratin ha rimarcato le scelte effettuate. Così: “Il MASE ha in questi due anni sostenuto, investito e puntato su queste eccellenze. Si è così arrivati, il 21 Settembre 2023, alla creazione della Piattaforma Nazionale per un Nucleare Sostenibile, con cui mettere a sistema le migliori competenze nazionali“.

Poi, ha ribadito: “L’obiettivo è che con una maggiore razionalizzazione delle risorse, si potranno condurre analisi e proporre soluzioni per il futuro energetico italiano, inclusa la fusione. Questo perché siamo profondamente convinti che sulla strada verso la sicurezza energetica e la decarbonizzazione, nessuno debba essere lasciato indietro.

E ancora: “Allo stesso tempo, secondo il principio della neutralità tecnologica, riteniamo che nessuno strumento vada escluso se sicuro, efficace, sostenibile e basato sulla scienza. È un approccio che seguiamo ‘a casa’, ma che promuoviamo anche in tutti gli ambiti internazionali in cui siamo protagonisti“.

In Italia e in Europa, l’importanza del progetto Tokamat

Pichetto Fratin, inoltre, ha rimarcato l’importanza del progetto Tokamat – anche a livello europeo – e della logica finanziaria intorno alla quale lo si è pensato. A tal proposito ha ribadito: “Sul partenariato pubblico-privato stiamo puntando con forza, convinti che possa generare un ambiente fertile per lo sviluppo di tecnologie avanzate“.

E da qui: “È il caso del Divertor Tokamak Test facility (DTT) in fase di costruzione presso il Centro Ricerche ENEA di Frascati. Un passo fondamentale per testare una tecnologia chiave per i futuri reattori a fusione“.

Contestualmente, il Ministro ha aggiunto: “Si tratta di una iniziativa italiana, parte di un processo europeo. Sono stati coinvolti enti di ricerca, università attive nella fusione e l’ENI. La quale, per altro, sta lavorando anche con la Commonwealth Fusion Systems su tecnologie basate su campi magnetici elevati“.

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