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In Scozia, deliberato un nuovo piano di edilizia ‘verde’ per le Highlands

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Nelle Highlands, regione montuosa della Scozia, più di mille abitazioni saranno al centro di un nuovo modello edile, grazie al supporto dell’energia ‘verde’.

Edilizia sostenibile in Scozia

La Scottish and Southern Energy (SSE), attraverso la sua controllata SSEN Transmission ha deliberato un nuovo piano di edilizia abitativa ‘verde’ nelle Highlands, regione montuosa della Scozia. Il supporto delle rinnovabili sarà la base per finanziare la costruzione o la ristrutturazione di oltre mille abitazioni. L’ha riportato la Reuters.

L’azienda (che detiene il monopolio della rete elettrica nel nord della Scozia), ha previsto una spesa di 20 mld di Sterline entro il 2030. Il progetto è quello di convogliare l’energia dei nuovi parchi eolici offshore e onshore. Impianti, che verranno costruiti in ossequio alle direttive del Governo britannico sulla decarbonizzazione dell’approvvigionamento elettrico.

Contestualmente alle case, si punta a rivalorizzare anche il patrimonio dell’intero quadrante geografico. Secondo le prime stime, ci sarà l’assunzione di migliaia di lavoratori nelle Highlands, nelle Ebridi Esterne, nelle Orcadi e nelle Shetland. Tutte aree che soffrono di spopolamento, a causa della crisi degli alloggi a prezzi accessibili. Il picco, di quasi 5.000 persone, dovrebbe arrivare nel 2027.

Un esempio di economia circolare

Chiaramente, l’approdo di nuovi lavoratori fungerà da volano, richiedendo questi a loro volta nuovi alloggi, da integrare nella rete. La SSEN Transmission consegnerà successivamente le proprietà sfitte o inabitate alle municipalità locali.

Nel progetto, sono coincisi dunque due dettami della transizione energetica, quali rimodulare ed efficientare gli appartamenti, insieme allo sfruttamento dell’eolico. L’idea è proprio quella di agire in termini sistemici, verso il medio-lungo periodo.

Oltre all’effetto moltiplicatore della costruzione di nuove infrastrutture, ci sarà la partecipazione ai profitti a lungo termine che queste generano. Profitti non soltanto economici, ma anche ‘sociali’, visto che si è definito un modello che rispetta le esigenze delle comunità locali. Cercando, nel contempo, anche di valutare il rapporto rispetto all’ambiente circostante e stravolgendolo il meno possibile.

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