La Banca europea per gli investimenti (BEI) e Terna hanno sottoscritto un finanziamento da 400 mln di Euro, per gli interventi sulla rete di trasmissione elettrica dell’Italia.
Le reti elettriche in REPowerEU
La Banca europea per gli investimenti (BEI) e Terna hanno siglato un contratto per un finanziamento da 400 mln di Euro, con cui rinnovare la rete elettrica dell’Italia. Il Gruppo Terna gestisce la rete di trasmissione in alta tensione, con circa 75.000 chilometri di linee e oltre 900 stazioni elettriche su tutto il territorio.
L’accordo s’inserisce all’interno di REPowerEU, il piano per la transizione ‘verde’ e la decarbonizzazione comunitaria che la Commissione europea ha presentato nel 2022. La BEI – che dal 2019 non ha più sostenuto i combustibili fossili – si è infatti impegnata a sostenerne gli obiettivi, mediante l’approvazione di 45 mld di Euro, in finanziamenti aggiuntivi, entro il 2027.
Secondo il comunicato della stessa società operatrice, si agirà anche sugli effetti di mitigazione rispetto agli eventi meteorologici più estremi. I lavori, in tutta la penisola, dovrebbero terminare nel 2026.
Questioni finanziarie
La linea di credito che la BEI ha aperto si è strutturata seguendo la stessa politica adottata in operazioni similari. Durerà infatti ventidue anni dalla data di erogazione e prevederà una sola quota, con un tasso d’interesse fisso. Tutte condizioni molto ‘vantaggiose’. Su tali basi avverrà la pianificazione dei vari ambiti operativi, in relazione alle diverse complessità logistiche.
Con la sua durata maggiore e costi più competitivi rispetto alle attuali previsioni di mercato, l’accordo implementa un altro caposaldo della politica di Terna. Ossia, quella volontà di portare avanti un’ottimizzazione tangibile della sua struttura economica. Ancora una volta, dunque, si rinnova la sinergia tra la sostenibilità energetica e quella finanziaria.
A sostegno di questa direzione, Giuseppina Di Foggia, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna, ha rimarcato l’importanza dell’impiego delle tecnologie più avanzate. Poi, ha aggiunto: “Il fine sarà quello di incrementare la resilienza della rete, oltreché il livello di sicurezza e adeguatezza del servizio di trasmissione. Insieme, bisognerà accrescere la capacità della stessa rete, con nuovi collegamenti“.