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Inquinamento da plastica: i sei possibili scenari dell’Ocse

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Il nuovo Rapporto indaga i diversi livelli di ambizione per contrastare il fenomeno entro il 2040. Il “business as usual” non è più sostenibile, servono interventi decisi e coordinati a livello globale.

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L’inquinamento da plastica è una minaccia crescente per l’ambiente e la salute umana, presente nell’acqua che beviamo, nell’aria che respiriamo e nel cibo che mangiamo. Senza interventi decisi, la produzione, l’uso e i rifiuti di plastica aumenteranno del 70% entro il 2040.

In vista di un importante ciclo di consultazione delle Nazioni unite a novembre, per concordare un trattato giuridicamente vincolante sull’inquinamento da plastica, il rapporto dell’Ocse “Policy scenarios for eliminating plastic pollution by 2040” sviluppa sei scenari politici che differiscono lungo tre dimensioni: copertura geografica (economie globali o solo avanzate), ambito del ciclo di vita della plastica (ampie politiche o solo politiche a valle) e rigore politico (rigore elevato, basso rigore o politiche attuali).

  1. Baseline

In questo scenario di “business as usual”, che riflette il mantenimento delle politiche attuali senza interventi aggiuntivi, si osserva una crescita significativa nell’uso della plastica e nella produzione di rifiuti. Il tasso globale di riciclaggio aumenta solo modestamente, dal 9,5% del 2020 al 14% entro il 2040. La perdita cumulativa di plastica nell’ambiente raggiunge i 519 milioni di tonnellate (Mt) tra il 2020 e il 2040, con un incremento significativo dei rifiuti mal gestiti, soprattutto nei Paesi non Ocse. Le emissioni di gas serra crescono in modo significativo a causa dell’aumento della produzione di plastica primaria.

 Scenari politici con ambizione parziale

  1. Global downstream high stringency

Le politiche si concentrano principalmente a valle, con misure volte a migliorare il riciclaggio e la gestione dei rifiutisenza interventi diretti per ridurre la produzione. L’uso globale della plastica diminuisce del 4,5% rispetto allo scenario business as usual entro il 2040, con una riduzione della generazione di rifiuti a meno del 3%. Il riciclaggio aumenta dal 9,5% del 2020 al 41% nel 2040. Questo scenario previene la fuoriuscita di 129 Mt di plastica entro il 2040, ma la perdita cumulativa raggiunge comunque 390 Mt. Nei Paesi non Ocse, i rifiuti mal gestiti si riducono del 55%, passando da 81 Mt nel 2020 a 54 Mt nel 2040, con il 9% dei rifiuti ancora mal gestiti. Tuttavia, le emissioni di gas serra aumentano del 30%, passando da 1,8 miliardi di tonnellate di C02 (GtCO2) nel 2020 a 2,3 GtCO2e nel 2040, a causa della maggiore attività di riciclaggio e gestione dei rifiuti.

  1. Advanced economies lifecycle high stringency

Questo scenario prevede politiche rigorose per ridurre la produzione e promuovere l’eco-design, ma limitate alle economie avanzate (Ocse e Ue). In questi Paesi, l’uso della plastica cala del 28% entro il 2040, mentre la generazione di rifiuti si riduce del 22% rispetto al business as usual. Il riciclaggio aumenta fino al 46% nei Paesi Ocse. Nonostante una riduzione di 41 Mt di plastica persa tra il 2020 e il 2040, le perdite di plastica continuano a crescere oltre il 2040. I rifiuti mal gestiti vengono praticamente eliminati nei Paesi Ocse, riducendosi a meno di 1,5 Mt entro il 2040. Le emissioni di gas serra diminuiscono grazie alla minore produzione di plastica primaria.

  1. Global lifecycle low stringency

Qui le politiche coprono l’intero ciclo di vita della plastica, ma con una bassa severità delle azioni politiche. La riduzione dell’uso della plastica è modesta, solo del 10% rispetto alla linea di base entro il 2040, mentre la generazione di rifiuti cala del 7%, anche se continua ad aumentare rispetto al 2020 (+59%). Il riciclaggio cresce fino al 25% entro il 2040. Si evitano 58 Mt di perdita di plastica tra il 2020 e il 2040, ma la dispersione di plastica continua a crescere oltre il 2040. Nei Paesi non Ocse, i rifiuti mal gestiti si riducono da 72 Mt nel 2020 a 50 Mt nel 2040. Tuttavia, le emissioni di gas serra continuano a crescere a causa delle politiche deboli lungo il ciclo di vita della plastica.

 Scenari politici con alta ambizione

  1. Global lifecycle mixed stringency

Questo scenario prevede politiche di rigore misto lungo il ciclo di vita della plastica, con una forte attenzione nelle economie avanzate, mentre nei Paesi non Ocse l’attenzione è limitata. La produzione di plastica globale cresce del 43% entro il 2040, raggiungendo 626 Mt (rispetto ai 435 Mt del 2020), con un aumento significativo della generazione di rifiuti, soprattutto negli Stati non Ocse. Il riciclaggio aumenta fino al 42% entro il 2040, con una crescita della plastica secondaria, ma non abbastanza per eliminare completamente i rifiuti mal gestiti. Le perdite di plastica si riducono, ma i rifiuti continuano a crescere nei Paesi non Ocse. Le emissioni di gas serra diminuiscono rispetto alla linea di base, grazie al riciclaggio e a una migliore gestione dei rifiuti.

  1. Global lifecycle high stringency (global ambition)

In questo scenario di ambizione globale, vengono attuate politiche rigorose e coordinate lungo tutto il ciclo di vita della plastica, con misure rigide in tutte le regioni del mondo. L’uso della plastica cresce solo del 17% entro il 2040, raggiungendo 508 Mt (rispetto ai 435 Mt del 2020). La generazione di rifiuti diminuisce significativamente rispetto alla linea di base, mentre il riciclaggio aumenta drasticamente al 42%, favorendo un grande incremento dell’uso di plastica secondaria. La dispersione di plastica nell’ambiente viene quasi eliminata entro il 2040, grazie all’espansione dei sistemi di gestione dei rifiuti. I rifiuti mal gestiti vengono quasi completamente eliminati e le emissioni di gas serra si riducono notevolmente grazie alla diminuzione dell’uso di plastica primaria e a una gestione più efficiente dei rifiuti.

“Le trattative in corso per sviluppare uno strumento internazionale giuridicamente vincolante sull’inquinamento da plastica offrono un’opportunità unica ai governi di creare una potente risposta globale a questo problema ambientale” scrive nella prefazione al rapporto Jo Tyndall, direttrice della direzione Ambiente dell’Ocse. “Per raggiungere l’obiettivo di eliminare l’inquinamento da plastica sono necessarie azioni ambiziose da parte di tutti i Paesi”, aggiunge, “con misure politiche implementate in tutte le fasi del ciclo di vita della plastica. Una forte cooperazione internazionale e la mobilitazione delle risorse saranno essenziali per superare le sfide tecniche, economiche e di governance”.

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