Il Consiglio di amministrazione della Banca europea per gli investimenti (BEI) ha approvato un piano da 5,8 mld di Euro, per finanziare diverse realtà nei settori dei trasporti e dell’energia.
Il nuovo impegno della BEI
Il Consiglio di amministrazione della Banca europea per gli investimenti (BEI) ha approvato una nuova linea di finanzamenti da 5,8 mld di Euro, in materia di trasporti e energia sostenibile. Una misura in ossequio con la politica degli ultimi anni.
Dal 2019, infatti, la BEI ha cessato il finanziamento ai combustibili fossili, legittimandosi quale attore di primo livello nel supportare la transizione energetica.
Nello specifico, la ripartizione della cifra prevederà 2,2 mld per energia e risorse idriche, 1,8 in favore di sviluppo urbano e istruzione. Inoltre, 1,1 mld saranno destinati ai trasporti e 765 mln a sostegno dell’innovazione delle imprese in Austria, Finlandia, Irlanda e Slovenia.
Investimenti verdi, oltre l’Europa
Con particolare riferimento al comparto energetico, la BEI ha individuato alcuni settori ‘critici’. I nuovi finanziamenti saranno convogliati sul solare della Croazia, sull’idroelettrico in Austria e Polonia, oltreché in vari progetti ‘verdi’ della Spagna.
Contestualmente, in vari altri territori europei, le risorse finanzieranno l’installazione di impianti solari sui tetti e delle operazioni riguardanti lo stoccaggio in batterie. Inoltre, il Consiglio ha deliberato delle apposite iniziative per aiutare centinaia di imprese, ancora in Spagna, nonché in Giordania. Lo scenario andrà a valorizzare il ruolo del capitale privato, per le misure di efficientamento energetico.
Un capitolo del piano ha riguardato anche l’Italia, in favore degli investimenti sulle risorse idriche, da parte di alcune piccole imprese di servizio pubblico. Sempre in tema di sostenibilità – come già per la Giordania – la BEI ha contemporaneamente allargato il proprio raggio d’azione.
Parte delle risorse serviranno per migliorare l‘approvvigionamento idrico delle comunità costiere della Guyana. Si è puntato sull’aumento microfinanziamenti per acqua e servizi igienico-sanitari grazie al sostegno per un nuovo fondo ad impatto ‘sociale’, sulla cui base potranno mobilitarsi gli investitori istituzionali.
