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Batterie: dalla BEI €20 milioni per grafene made in Italy

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Con un finanziamento da 20 milioni di euro, la BEI (Banca europea per gli investimenti) sosterrà l’espansione della produzione italiana di grafene. 

Il ruolo del grafene per le batterie

Il grafene è ampiamente riconosciuto in ambito energetico per l’enorme potenziale che è in grado di offrire nei settori dello stoccaggio e della conversione di energia. In particolare, tra le applicazioni più promettenti di questo materiale che potrebbe rafforzare la competitività e la base industriale dell’Europa a livello globale, ci sono quelle riguardanti il comparto delle batterie. In questo ambito infatti, stabilizzando gli anodi a prevalenza di silicio, il grafene riesce a svolgere un ruolo cruciale. Entrando nel merito, le ultime soluzioni FLG e FLB proposte nelle batterie per veicoli elettrici e in una nuova generazione di oli motore privi di metalli, si sono dimostrate ultra-performanti. Le batterie a base di grafene, migliorando il ciclo di vita e massimizzando la capacità degli anodi di nuova generazione, offrono vantaggi sostanziali rispetto alle tecnologie tradizionali, ad esempio una maggiore capacità specifica e velocità di ricarica più elevate.

20 milioni per la produzione di cristalli bidimensionali

È per questo motivo che la BEI, la Banca Europea per gli investimenti, ha scelto di investire nel settore, sostenendo finanziariamente la scaleup italiana BeDimensional S.p.A. Più nel dettaglio si tratta di un venture dept da 20 milioni di euro che consentirà all’azienda genovese di affermarsi come leader nella produzione di innovativi cristalli bidimensionali, come il “grafene a pochi strati atomici” (Few-Layer Graphene – FLG) e il “grafene a pochi strati di nitruro di boro esagonale” (Few-Layer Hexagonal Boron Nitride – FLB). L’iniezione di liquidità consentirà di affiancare allo stabilimento di Geova, inaugurato dalla Vicepresidente della BEI Gelsomina Vigliotti, e l’amministratore delegato di BeDimensional Vittorio Pellegrini, un secondo impianto entro il 2027.

L’eccellenza italiana per il futuro verde dell’Europa

BeDimensional è un’azienda spin-off dei Graphene Labs dell’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova. La sua mission è rivoluzionare la produzione di materiali producendo grafene, nitruro di boro esagonale e altri cristalli bidimensionali su scala industriale e a costi competitivi. Grazie al finanziamento della BEI, sostenuto dal programma InvestEU, BeDimensional prevede di aumentare di oltre dieci volte la propria capacità di produzione di cristalli bidimensionali superando le 30 tonnellate all’anno entro il 2028. Questi progressi potrebbero incentivare fortemente l’adozione dei veicoli elettrici e quindi contribuire in modo significativo alla decarbonizzazione dei trasporti in Italia e in Europa.

Altre applicazioni energetiche del grafene

Il grafene, un materiale costituito da uno strato singolo di atomi di carbonio disposti in una struttura a nido d’ape, ha straordinarie proprietà fisiche e chimiche che lo rendono promettente per numerose applicazioni nel settore energetico. Tra le principali ecco quali è possibile annoverare.

1. Supercondensatori

Grazie alla sua eccellente conducibilità elettrica e alla grande superficie specifica, il grafene è utilizzato per migliorare la capacità e la velocità di carica/scarica di supercondensatori.

2. Celle solari

Le celle fotovoltaiche al grafene possono aumentare l’efficienza di conversione della luce solare in elettricità. Questo materiale, trasparente e conduttivo, viene utilizzato negli elettrodi e potrebbe rendere le celle solari più efficienti e flessibili, con potenziali riduzioni dei costi di produzione.

3. Materiali per immagazzinamento energetico

Migliorando le prestazioni dei materiali di elettrodi in batterie a flusso, batterie agli ioni di sodio e altri sistemi, il grafene può essere impiegato in dispositivi di immagazzinamento energetico avanzato, come sistemi di accumulo per energie rinnovabili.

4. Produzione e stoccaggio di idrogeno

Il grafene è anche studiato per la produzione e stoccaggio dell’idrogeno. Può catalizzare reazioni chimiche per produrre il vettore in modo più efficiente e agire come materiale assorbente per immagazzinarlo in modo sicuro.

5. Dispositivi termoelettrici

La capacità del grafene di condurre calore lo rende promettente per i dispositivi termoelettrici, che convertono calore in elettricità. Grazie alle sue proprietà, potrebbe aumentare l’efficienza di questa tecnologia, migliorando il recupero di energia termica in vari settori.

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