Roma, 18/10/2024 Notizie e approfondimenti sui temi dell’Energia in Italia, in Europa e nel mondo.

Interconnessioni elettriche per abbassare i prezzi e aumentare la sicurezza energetica, la proposta di 12 Paesi Ue

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La sicurezza energetica è in cima alle preoccupazioni dei Paesi europei. La crisi energetica di due anni fa, le guerre in Ucraine e Medio Oriente, le tensioni internazionali, la difficoltà degli approvvigionamenti, sono tutti elementi critici che l’Europa deve affrontare rapidamente, magari accelerando la transizione energetica attraverso nuove infrastrutture e maggiori investimenti in rinnovabili e tecnologie pulite. Le proposte.

12 Paesi chiedono all’Ue nuove interconnessioni energetiche per ridurre i prezzi e aumentare la sicurezza degli approvvigionamenti

Portogallo, Spagna, Austria, Cipro, Danimarca, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Malta e Paesi Bassi hanno presentato alla Commissione europea un position paper per sostenere la realizzazione di nuove e più numerose interconnessioni energetiche tra i Paesi dell’Unione europea (Ue).

L’obiettivo è garantire approvvigionamenti energetici più sicuri e favorire l’abbattimento del prezzo dell’energia elettrica.

Secondo i ministri dell’Energia dei Paesi firmatari il documento, “l’interconnessione e la cooperazione transfrontaliera sono fondamentali per ridurre i prezzi dell’energia, facilitare la transizione energetica, far funzionare il mercato interno e accelerare la decarbonizzazione”.

Per questo, è sottolineato nel paper, “sono necessarie misure urgenti per garantire una maggiore integrazione dei sistemi elettrici transfrontalieri dell’Ue, compresa la realizzazione degli obiettivi di interconnessione elettrica dell’UE per il 2030”.

Bisogna però agire subito per assicurarsi il raggiungimento di questi obiettivi, è stato precisato nel documento: “I prossimi anni saranno cruciali per ridurre i prezzi dell’energia per la nostra industria e i nostri cittadini. La nostra forte dipendenza dai combustibili fossili, unita alla guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina e al fatto che la Russia ha armato il suo approvvigionamento energetico, si è rivelata un mix pericoloso”.

Investire di più in rinnovabili e accelerare l’elettrificazione

Ovviamente, si sta parlando di accelerare gli investimenti in infrastrutture chiave per l’elettrificazione dei consumi. Il focus è infatti anche sulle fonti energetiche rinnovabili, che vanno migliorate, “ad esempio attraverso il meccanismo per collegare l’Europa e il meccanismo per il finanziamento delle rinnovabili fino al 2040”.

I 12 Paesi invitano inoltre a facilitare gli investimenti privati in questo settore chiave per la nostra economica, “nelle rinnovabili, nelle reti elettriche e negli interconnettori”.

Spazio a solare ed eolico offshore nel Mediterraneo

In particolare, il Mediterraneo è sempre più considerato hub strategico per la transizione energetica europea. I ministri dell’energia di Cipro, Slovenia e Malta, il ministro dell’economia della Croazia e funzionari di Grecia, Italia, Francia, Portogallo e Spagna, in occasione del MED9 Energy Ministerial Meeting a Larnaca, hanno affermato una dichiarazione congiunta per avviare progetti comuni di energia rinnovabile direttamente nel Mar Mediterraneo.

L’intesa è sulla costruzione di nuove piattaforme per l’eolico e il solare offshore.

Progetti in tal senso sono stati già avviati e presto il MED9 avrà modo studiarli e rendere pubblici i risultati. Ovviamente ci sarà spazio anche per altre tecnologie in grado di generare energia pulita e rinnovabile, come le soluzioni per lo sfruttamento delle onde marine o il fotovoltaico galleggiante.

L’offshore è un ambito sui cui molti sono pronti a scommettere, soprattutto per la mancanza di spazio su terraferma e per evitare conflitti politici e sociali legati alla sottrazione di superfici all’agricoltura o altre attività economiche.

Impianti che poi andranno connessi con le altre infrastrutture elettriche terrestri e alle interconnessioni energetiche di cui sopra per rafforzare l’autonomia energetica comunitaria, abbassare i prezzi e aumentare la sicurezza degli approvvigionamenti.

Giornalista

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