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Manovra 2025, cosa cambia in ambito energetico

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Riforma delle accise su gas ed elettricità, bonus ristrutturazione, incentivi a produttori e consumatori, distinzioni tra usi domestici e non. Tutte le novità del settore energia introdotte con la manovra di bilancio 2025.

Presentato il dl Bilancio 2025

Il Governo ha presentato, su proposta del ministro delle finanze e dell’economia Giancarlo Giorgetti, il disegno di legge di Bilancio per il 2025 e il documento programmatico di bilancio per il triennio 2025-2027

La riforma delle accise sull’energia

Con un costo di circa 30 miliardi nel 2025, più di 35 miliardi nel 2026 e oltre 40 miliardi nel 2027, la manovra nel suo insieme contempla anche gli introiti provenienti dalla riforma delle accise proposta con decreto legislativo nell’ultimo Consiglio dei Ministri.

In ambito energetico, le principali previsioni del provvedimento riguardano la revisione delle disposizioni vigenti in materia di gas ed elettricità. Tra gli scopi della rimodulazione delle aliquote, anche tener conto dell’impatto ambientale di ciascun prodotto, riducendo progressivamente le emissioni di gas climalteranti e promuovendo l’utilizzo di biomasse e fonti rinnovabili.

Riforma dell’imposta sul Gas naturale

Nello specifico, riguardo al gas naturale, il decreto fa riferimento alla revisione delle modalità di accertamento, liquidazione e versamento dell’accisa, superando l’attuale sistema basato sul meccanismo di acconto storico. Il metodo introdotto si baserà su acconti mensili commisurati a quanto fatturato ai consumatori finali mese per mese. Ciò eviterà irragionevoli esposizioni economiche per gli operatori del settore e renderà più difficili le frodi. Inoltre, al fine di razionalizzare il sistema di tassazione e ridurre il contenzioso, l’attuale distinzione tra usi “civili” (per i quali vi è un’accisa più elevata) e usi “industriali” del gas naturale viene sostituita da quella tra “usi domestici” e “usi non domestici”. 

La tassa sull’energia elettrica

In modo equivalente si applicherà la tassa sull’elettricità, per garantire un monitoraggio continuo dei volumi di “corrente” ceduti dai venditori a tutela dell’erario.

L’idea è quella di promuovere la produzione di energia elettrica pulita introducendo meccanismi di rilascio di titoli a consumatori finali, nonché procedendo alla progressiva soppressione dei cosiddetti SAD (sussidi ambientalmente dannosi), che risultano particolarmente impattanti per l’ambiente. In quest’ottica viene, quindi, modificata la tassazione su tutti i prodotti energetici impiegati per la produzione di energia elettrica, e incentivato l’utilizzo di quelli più eco-compatibili.

Il bonus ristrutturazione al 50%

La Manovra 2025 sembra, infine, manifestare la volontà di proporogare al 50%, per il prossimo anno, il bonus ristrutturazione. Tuttavia, la proposta di ridurre l’aliquota al 36% (con tutti i rischi e le conseguenze per gli investimenti in energia rinnovabile) non è ancora accantonata del tutto. Le modifiche alla vigente legislazione saranno, infatti, condizionate dall’esistenza di risorse sufficienti e, in ogni caso, limitate solo alla prima casa.

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