La PetroChina non sarà più parte del progetto Trans Mountain Pipeline System (TMPL), oleodotto nevralgico del Canada, avendo ceduto i suoi contratti per gli acquisti e la gestione di quel petrolio.
La portata di una scelta importante
La PetroChina Canada (sussidiaria del colosso globale PetroCina) non avrà più responsabilità logistiche nei carichi e nella movimentazione di petrolio del Trans Mountain Pipeline System (TMPL).
Secondo quanto riportato dalla Reuters, la controllata lo ha notificato direttamente (lo scorso 10 Ottobre) con una lettera all’Autorità canadese di regolamentazione dell’energia (CER). Inaspettato, il cambiamento sarà certamente importante, in particolare dal punto di vista organizzativo.
La conduttura misura 1150 chilometri (più i 111 nello Stato di Washington). Con un diametro di 610 millimetri, trasporta il greggio da Edmonton, nell’Alberta, fino a Burnaby, località della Columbia Britannica. In seguito ai recenti lavori di ampliamento, l’oleodotto è arrivato ad una capacità di 890.000 barili al giorno (bpd).
Possibili nuovi interessi
Ufficialmente, nessun responsabile della società asiatica ha spiegato le ragioni della scelta, non certo in linea con un mercato molto importante. Nel Paese nordamericano, della PetroChina sono i progetti di sabbie bituminose MacKay River e Dover. In più, ha acquisito una quota nel settore del Gas Naturale Liquefatto (GNL) nazionale, operativo dall’anno prossimo.
Ad ogni modo, il disimpegno rispetto al Trans Mountain Pipeline – sempre che non vi siano conseguenze legali – ha indicato il deciso riassetto delle politiche aziendali. Da parte sua, la PetroChina Canada si è limitata a rivedere e a ridestinare gli accordi già definiti. Neanche su questo, comunque, è pervenuto alcun chiarimento rispetto alla posizione ufficiale, contenuta nella lettera inviata.
In generale, il mercato canadese degli idrocarburi avrà un ruolo molto importante nel futuro. Tutto è connesso all’espansione della lavorazione delle sabbie bituminose, soprattutto nella provincia occidentale dell’Alberta. Il potenziamento dell’oleodotto Trans Mountain migliorerà l’interconnessione con l’Asia-Pacifico, i cui consumi cresceranno nei prossimi lustri.
