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GNL, Giappone: colloqui con Eni per aumentare le forniture

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Il Giappone starebbe portando avanti minuziosi colloqui con l’Italia, con l’obiettivo di arrivare ad un intesa sulle forniture di Gas Naturale Liquido (GNL), di cui si logisticamente si farebbe garante l’Eni.

Rinforzare la sicurezza energetica

Il Giappone e l’Italia sarebbero prossime a siglare un memorandum sul Gas Naturale Liquido (GNL). L’intesa vedrebbe l’Eni occuparsi del trasporto e dello stoccaggio. Gli acquisti, invece, transiteranno attraverso l’agenzia governativa Japan Organization for Metals and Energy Security (JOGMEC).

Secondo quanto ha riportato NHK, il Governo nipponico starebbe ridefinendo la propria sicurezza energetica nazionale. Due i motivi fondamentali. L’aumento dei prezzi per la seconda fase del conflitto russo-ucraino e la preoccupazione per i possibili disastri naturali.

Tokyo e Roma potrebbero così scrivere un nuovo capitolo delle loro relazioni diplomatico-commerciali. Per altro, già nel 2012 e nel 2013, il Paese del Sol Levante e la multinazionale italiana avevano stretto degli accordi specifici sul GNL. In quest’ottica, il Gas sarebbe inoltre un vettore nevralgico nell’implementazione della transizione energetica.

Il peso delle importazioni

Nel mix energetico del Giappone – al 2023 – il Gas Naturale costituiva il 21% (dati IEA), ricavandosi dallo stesso il 32,3% dell’elettricità complessiva. Tuttavia, l’aspetto fondamentale è che a livello di forniture totali, le importazioni nette hanno raggiunto quota 96,1%.

Dall’altro lato, il mercato asiatico sarà anche quello ‘responsabile’ – in proiezione 2040 – del sostegno e dell’aumento della domanda globale aggregata di Gas. Un’economia in espansione – foriera delle nuove catene del valore – necessita ovviamente di un supporto energetico continuo, sicuro e costante.

Per l’Eni, la possibilità di acquisire nuove quote e di inserirsi nel contesto giapponese risulterebbe una prospettiva allettante. In particolare, visto che il Governo di Tokyo sta studiando un modo per sostenere quelle aziende che sottoscrivono contratti di acquisto a lungo termine.

Nonostante la manifattura stia vivendo una fase non esaltante, è presumibile che nel futuro prossimo possa arrivare un’espansione. Da qui, i notevoli margini di sviluppo dell’intesa in fieri italo-giapponese.

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