452 milioni di euro, di cui 193 milioni per interventi di privati e 259 milioni per interventi della Pubblica Amministrazione. Sono i numeri del contatore del Conto Termico riportati dal GSE, dati che ribadiscono l’utilità della misura pensata per favorire interventi di efficienza energetica negli edifici.
L’aggiornamento del Conto Termico a settembre 2024
Il Gestore dei Servizi Energetici (GSE) ha aggiornato il contatore del Conto Termico con l’obiettivo di monitorare l’andamento degli incentivi impegnati per la realizzazione di interventi di efficienza energetica e di impianti termici alimentati a fonti rinnovabili.
Che cos’è il contatore del Conto Termico?
Il Contatore del Conto Termico non è altro che lo strumento in dotazione alla misura di incentivazione, che consente di monitorare i dati relativi al sostegno finanziario ricevuto da pubblica amministrazione e privati.
Interventi per 452 milioni di euro al 1 settembre 2024
Per l’anno 2024, sulla base delle informazioni disponibili al 1° settembre, il contatore stima un impegno di spesa complessivo pari a 452 milioni di euro, di cui 193 milioni per interventi di privati e 259 milioni per interventi della Pubblica Amministrazione (dei quali 88 milioni mediante prenotazione). Si tratta ovviamente di un dato preliminare, destinato a cambiare in quanto riferito unicamente alla spesa impegnata finora, senza considerare
le richieste da acquisire nei prossimi mesi e le tempistiche legate al pagamento delle rate degli incentivi. Com’è ormai noto, il limite massimo per l’erogazione degli incentivi in un’unica rata è di 5.000 euro e i tempi di pagamento sono all’incirca di 2 mesi.
Gli obiettivi del Conto Termico
La finalità ultima degli incentivi pubblici garantiti mediante Conto Termico è quella di favorire gli interventi per l’incremento dell’efficienza energetica e la produzione di energia termica da fonti rinnovabili per impianti di piccole dimensioni. I beneficiari sono principalmente le Pubbliche amministrazioni, ma anche imprese e privati, che possono accedere a fondi per 900 milioni di euro annui, di cui 400 destinati alle PA.
Grazie alla misura è possibile migliorare le prestazioni energetiche degli edifici, riqualificando le strutture e riducendo così i costi dei consumi.
Nel nuovo Conto Termico, oltre ad un ampliamento delle modalità di accesso e dei soggetti ammessi (sono ricomprese fra le PA anche le società cooperative sociali e le cooperative di abitanti), sono previsti nuovi interventi di efficienza energetica. È stata inoltre rivista la dimensione degli impianti ammissibili e snellita la procedura di accesso diretto per apparecchi con caratteristiche già approvate e certificate.