L’Agenzia svedese per l’energia ha annunciato che la Stegra, azienda specializzata nella produzione dell’idrogeno, riceverà la prima tranche da 100 milioni di euro del finanziamento finalizzato alla decarbonizzazione dell’impianto siderurgico di Boden. Il progetto, il più grande al mondo per dimensioni, ricade nel cosiddetto “salto industriale svedese”, grazie al quale il Paese scandinavo dovrebbe decarbonizzare l’hard to abate mantenendo alta la competitività.
Idrogeno verde per l’hard to abate svedese
Stoccolma protagonista della decarbonizzazione dell’hard to abate. L’ annuncio arriva direttamente dall’ Agenzia svedese per l’Energia che ha reso pubblica la notizia del finanziamento da 100 milioni di euro alla Stegra, azienda specializzata nella produzione dell’idrogeno verde, per la realizzazione dell’acciaieria a emissioni zero di Boden.
Una misura da 265 milioni di euro
La misura rientra nell’iniezione di liquidità approvata già all’inizio di quest’anno dalla Commissione Europea, ai sensi della normativa UE sugli aiuti di Stato, per sostenere la creazione di un impianto siderurgico green su larga scala. Nel complesso, il PNRR scandinavo prevede 265 milioni di euro per l’iniziativa industriale, la più imponente in Europa per abbattimento delle emissioni.
La legge svedese sul Clima e il fondo per il salto industriale
Nel 2018 il Parlamento svedese ha introdotto per la prima volta la legge sul clima. Quest’ultima stabilisce obiettivi climatici precisi, che i governi presenti e futuri si impegnano a raggiungere implementando politiche mirate. In concomitanza, è stato lanciato il “fondo per il salto industriale”, aiuti statali volti a sostenere la commercializzazione dell’innovazione nel settore energetico.
Non è quindi un caso che Caroline Asserup, Direttore Generale ad Interim dell’Agenzia svedese per l’energia, nel plaudire l’iniziativa abbia fatto riferimento proprio al “salto industriale” e all’importanza, per il clima e la competitività del Paese, delle Imprese che quest’ultimo sostiene “ le aziende svedesi hanno il potenziale per diventare leader mondiali contribuendo allo stesso tempo alla transizione verde della società nel suo insieme” ha commentato.
Il primo impianto siderurgico net zero al mondo su larga scala
La filiera del ferro e dell’acciaio è di primaria importanza per l’economia svedese, ma è anche uno dei settori a più alta intensità di emissioni. Quello affidato alla Stegra, ex H2 Green Steel, sarà il primo impianto siderurgico al mondo su larga scala per la produzione di acciaio ad emissioni “quasi net zero”.
Un impianto di elettrolisi da oltre 700 MW
Nella prima fase, l’acciaieria produrrà 2,1 milioni di tonnellate di spugna di ferro e 2,5 milioni di tonnellate di acciaio all’anno. Ad alimentare il sito, distribuito su 270 ettari di terreno, un impianto di elettrolisi da oltre 700 MW interamente alimentato da energia rinnovabile. L’idrogeno sarà consumato in loco al posto del carbone e del gas naturale, in un processo di riduzione diretta per convertire il minerale di ferro in ferro spugna, producendo così acciaio verde.
L’impianto di Boden, da quanto riportato dall’Agenzia esecutiva europea per il clima (CINEA), eviterà in media 28 kg di CO2 per corona svedese investita, un record per il Paese.
Le partnership per accaparrarsi l’acciaio verde
Tra i partner che già hanno stretto accordi con Stegra per assicurarsi le prime quantità di acciaio verde, vi sono i giganti dell’automotive come Volvo Group, Scania, Mercedes-Benz, KIRCHHOFF Automotive, Porsche, ZF, ma anche attori della logistica mondiale come Ingka Group (IKEA), Gotland Company e Cargill (Cargill Metals).