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Sistemi di accumulo, impennata nei primi 8 mesi 2024

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Secondo i dati Terna rielaborati da Italia Solare, in Italia, nei primi 8 mesi del 2024, c’è stato un incremento del 118% dei sistemi di accumulo sopra i 50 KW. La capacità connessa è ancora bassa (circa 108 MWh), ma appare evidente che si tratti di un settore in forte crescita.

Cresce il numero di sistemi di accumulo nel Paese

Nel Bel Paese cinque regioni rappresentano da sole il 55% della capacità totale relativa allo stoccaggio di energia prodotta da impianti fotovoltaici. Gli ultimi dati Terna, elaborati da Italia Solare, vedono, infatti, Lombardia (1.454 MWh), Veneto (1.081 MWh), Emilia-Romagna (749 MWh), Lazio (577 MWh) e Piemonte (568 MWh) in testa per la quota maggiore di connessioni associate prevalentemente a parchi solari.

Nel complesso, il 2024 ha visto un notevole sviluppo dei sistemi di accumulo nel primo semestre, durante il quale ne sono stati connessi 126.916, con una potenza complessiva pari a 1,05 GW e una capacità pari a 2,63 GWh.

In tale contesto, il Sud non si differenzia nemmeno per gli accumuli di tipologia stand-alone. Sebbene Campania, Puglia, Sicilia e Sardegna, possano essere considerate le Regioni più virtuose del Mezzogiorno in questo campo, il 95% della totale capacità di accumuli stand-alone si concentra nella zona di mercato Nord, per un totale di 1.456 MWh.

4,50 GW di potenza complessiva

Secondo i dati riportati, attualmente in Italia risultano connessi 2024 650.007 sistemi di accumulo, con una potenza complessiva pari a 4,50 GW e una capacità pari a 9,62 GWh.

Tuttavia, l’82% di quest’ultima è attribuibile ad accumuli sotto i 50 kWh di energia solare. La restante capacità è imputabile a 15 accumuli stand-alone per un totale di 1,53 GWh (466 MW) e allo stoccaggio associato a impianti termoelettrici ed eolici rispettivamente per 56 MWh (68 MW per un totale di 10 impianti) e 2 MWh (2 MW e 2 impianti).

Per quanto riguarda i sistemi di accumulo stand-alone alle unità Fast Reserve si stanno aggiungendo le unità remunerate nell’asta Capacity Market per l’anno di consegna 2024. Va ricordato che in parallelo si sta aggiornando il Codice di Rete, a seguito dell’entrata in vigore del TIDE, anche per meglio valorizzare il contributo dei nuovi asset di accumulo che si stanno connettendo al sistema elettrico italiano” ha commentato Fabio Zanellini, co-coordinatore del GdL Accumuli e Idrogeno di Italia Solare.

Accumuli con capacità superiore a 50 kWh 

Da quanto riportato, in merito alla capacità connessa relativa ad accumuli con capacità superiore a 50 kWh associati a impianti fotovoltaici (classificati come accumuli C&I), è stato registrato un incremento del 27% fra l’ultimo quadrimestre del 2023 e il primo del 2024, e un incremento del 118% nell’arco dei primi otto mesi del 2024. Sebbene la capacità connessa cumulata relativa agli accumuli C&I sia ancora bassa, ovvero pari a 108 MWh, appare evidente come il settore stia crescendo rapidamente.

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