Con 643 richieste pervenute, soprattutto dal Mezzogiorno, e 920 milioni di euro finanziati, il bando del PNRR per l’agrivoltaico innovativo si è rivelato un grande successo. Smentita anche la contraddizione con il DL Agricoltura, in quanto i progetti selezionati si caratterizzano esclusivamente come sistemi ibridi, in grado cioè di coniugare agricoltura e produzione energetica.
Richieste per 920 milioni di euro
Saturato il contingente di potenza disponibile per gli impianti agrivoltaici, di qualsiasi potenza, realizzati sul territorio italiano. A comunicarlo sono il Gestore dei Servizi Energetici e il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica a chiusura del bando PNRR che ,come scopo primario, aveva proprio quello di incentivare lo sviluppo dell’ agrivoltaico innovativo. Complessivamente, annunciano le Istituzioni, sono giunte dagli operatori 643 richieste di partecipazione alle procedure di selezione delle iniziative, per un ammontare di 920 milioni di euro.
Una contraddizione rispetto a quanto disposto dal DL Agricoltura?
Un successo che sembra contraddire quanto disposto dal più recente DL Agricoltura, che al contestato Art.5 prevede il divieto di installazione, nelle zone classificate come agricole, di nuovi impianti fotovoltaici con moduli collocati a terra e il divieto di aumentare l’estensione di quelli già esistenti. Quanto c’è di vero?
Promossa la realizzazione di sistemi ibridi
Poco a quanto pare. C’è da sottolineare, infatti, che la misura in questione sia rivolta a sostenere, con una tariffa incentivante, unicamente la realizzazione di sistemi ibridi, in grado di coniugare agricoltura e produzione energetica, al fine di non compromettere l’utilizzo dei terreni dedicati alle coltivazioni. L’obiettivo è contribuire alla sostenibilità ambientale ed economica delle aziende, contemplando un contributo finanziario fino al 40% dei costi ammissibili.
Mezzogiorno in prima linea
La maggior parte delle richieste arriva dal Mezzogiorno (56% del numero totale), per progetti con potenza complessiva di oltre 1,7 gigawatt.
“È un risultato molto incoraggiante, che conferma l’ottimale definizione della misura prevista dal PNRR, ma che certifica soprattutto la matura attenzione del mondo agricolo verso soluzioni che facciano coesistere produzione di qualità e nuove soluzioni energetiche rinnovabili: l’agricoltura diviene sempre più protagonista della transizione” ha dichiarato in una nota il Ministro Gilberto Pichetto Fratin.