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Nucleare, il piccolo reattore costruito da uno studente di origini italiane

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Lo studente italiano diciassettenne Cesare Mencarini ha sviluppato un piccolo reattore nucleare di fusione per il suo progetto di qualificazione esteso (EPQ). Ma di cosa si tratta nello specifico?

Il progetto universitario

Uno studente di origini italiane di 17 anni, nonostante i mezzi limitati è riuscito a costruire un meccanismo di produzione del plasma d’idrogeno come progetto universitario. Lui si chiama Cesare Mencarini, e l’istituto in questione è il Cardiff Sixth Form College, nel Galles.

Il piccolo reattore è stato presentato al Cambridge Science Festival, ovvero il più grande e importante evento di scienze libere nel Paese. L’obiettivo perseguito era uno nello specifico: creare le condizioni adatte per la fusione nucleare, mettendo a disposizione una fonte energetica pulita e illimitata.

Le sfide

Ci sono di certo numerose sfide soprattutto tecniche per far diventare queste risorse comuni a livello internazionale, però qualche piccolo passo in avanti è possibile notarlo, e non sono nel Regno Unito.

In Finlandia c’è per esempio il più grande reattore in Europa, opera dell’azienda Teollisuuden Voima (TVO) che spera così di poter soddisfare circa il 14% della domanda di elettricità del Paese nord-europeo per almeno 60 anni.

Ci si aspetta tanto

In generale, da questo settore ci si aspetta tanto, anche se servirà tempo per arrivare a risultati rivoluzionari. Il diciassettenne ha manifestato quali fossero le preoccupazioni iniziale del college inglese, soprattutto per i rischi legati alla progettazione trattandosi di risorse delicate.

Tuttavia, collaborando con istituzioni accademiche di prestigio come l’Imperial College, l‘Università di Bristol o quella di Bangor, alla fine il lavoro dello studente è stato apprezzato e potrebbe rivelarsi una base importante sulla quale lavorare negli anni a venire, anche se non è riuscito al 100% a ottenere la stessa pressione generata dal Sole.

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