Le batterie di Nyobolt hanno raggiunto l’80% di carica in soli 4 minuti e 37 secondi, partendo da un livello del 10%. Quali le caratteristiche? E da cosa dipendono questi cicli rapidi?
Grandi prestazioni
La batteria testata dall’azienda inglese Nyobolt ha dato prova di grandi prestazioni, soprattutto per quel che concerne il ciclo di carica. Parliamo di una pila sviluppata utilizzando un apposito anodo in tungsteno, in grado di garantire tempistiche veloci, ma anche una significativa riduzione del degrado tipico dei dispositivi agli ioni di litio.
Il prototipo della Gran Bretagna, che ha raggiunto l’80% di carica in soli 4 minuti e 37 secondi, è stato sperimentato su un’auto elettrica ricaricata tramite un sistema a corrente continua (CC) da 350 kW, che ha garantito alla fine un’autonomia di 250 km.
Nello specifico, dopo pochissimo tempo il veicolo era già pronto per percorrere oltre 190 km, al fine di arrivare poi al 100% con altri due minuti di attesa.
Maggiore sostenibilità ambientale
Dalla batteria Nyobolt inoltre, a differenza delle altre tecnologie attualmente in commercio, si può beneficiare anche di una maggiore sostenibilità ambientale, estendendo la vita utile del dispositivo fino a 600.000 miglia, e mantenendo comunque più dell’80% della capacità energetica iniziale.
Un ulteriore vantaggio poi è la compatibilità con il retrofit di veicoli elettrici esistenti, in modo da poter essere subito utilizzabile con le vetture già in circolazione.
Superare i limiti attuali
L’intenzione adesso è superare i limiti attuali passando dal 10 all’80% di autonomia in pochissimo tempo, grazie a un pacco da 35 kWh. Su tale scoperta però c’è ancora tanto studio e lavoro da fare, nonostante i risultati già avuti dal test pratico compiuto dall’azienda britannica siano un ottimo passo in avanti.
Assicurando dunque tempi di ricarica più rapidi, un maggior numero di automobilisti potrebbe prendere in considerazione l’idea di passare a tutti gli effetti all’utilizzo delle EV. Potrebbe questo dunque incentivare ancora di più lo sviluppo del settore?
