Sul percorso verso la transizione energetica e le rinnovabili, l’Argentina sembra stia facendo più di un passo indietro. Secondo infatti cifre ufficiali del governo, nel settimo mese dell’anno sono stati estratti dai giacimenti una media di 413.140 barili di petrolio di scisto, e 109,6 milioni di metri cubi di gas.
Le fonti energetiche in Argentina
Quando parliamo di fonti energetiche in Argentina, dobbiamo considerare le tante risorse naturali presenti nel territorio, anche per quello che è lo sviluppo delle Fer. Il Paese sudamericano infatti offre opportunità di investimento senza precedenti per tutti coloro che sono pronti a scommettere sul futuro dell’energia verde.
Per esempio, la Nazione detiene una posizione di rilievo nel mercato mondiale del litio, con riserve stimate di 2 milioni di tonnellate che aprono la strada a nuove opportunità per la mobilità sostenibile.
Eppure, alcuni dati ufficiali ministeriali fanno proprio pensare il contrario, considerando che a luglio 2024 la produzione di petrolio e gas ha toccato un nuovo record storico, più precisamente nel bacino non convenzionale di Vaca Muerta.
Cifre importanti
Parliamo davvero di cifre importanti, della media di 413.140 barili di petrolio di scisto, e 109,6 milioni di metri cubi di gas al giorno. Si tratta dunque di un nuovo balzo nella produzione che, come spiegato dagli esperti, è legato anche all’aumento della capacità di trasporto acquisita da una nuova pipeline, ovvero il gasdotto Nestor Kirchner.
Secondo poi alcune stime del governo, le proiezioni di crescita di Vaca Muerta, nonché i progetti di investimento, consentiranno a tutta l’Argentina di trasformarsi entro il 2027 in un vero esportatore energetico, nella misura dei 30 miliardi di dollari all’anno.
Idrocarburi non convenzionali
Il problema è: di che tipo di elettricità stiamo parlando? Ci si dovrebbe sempre più allontanare dai combustibili fossili, mentre a volte si procede nella direzione contraria. Quelli presenti nel Paese sudamericano sono degli idrocarburi non convenzionali, ovvero provenienti da un tipo di giacimento diverso presente nel sottosuolo.
Parliamo in genere di rocce dalle quali non è semplice estrarre le risorse, ed è per questo che vengono utilizzate delle tecniche speciali per farlo, che comportano comunque inquinamento e rischi per la salute e per l’ambiente.
Un tesoro inestimabile
Dal punto di vista energetico, il giacimento di Vaca Muerta rappresenta di certo un tesoro inestimabile, con riserve pronte a diventare una fonte vitale di petrolio e gas per tutto il mondo. Ma tutti questi investimenti massicci nell’industria petrolifera a dove porteranno a lungo andare?
L’Argentina potrebbe puntare maggiormente anche ai vantaggi offerti dalla regione della Patagonia, dove soffiano venti costanti e ideali per un’elevata produzione eolica. Su che direzione si muoverà allora il governo?