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Eolico off-shore, la sfida è creare una filiera italiana

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Produrre in Italia le componenti necessarie alla realizzazione degli impianti eolici off-shore rappresenta una sfida da cui il Bel Paese non può prescindere. Consentirebbe infatti, (come emerso dal secondo summit Italiano dell’eolico off-shore organizzato dall’ ANEV), di superare la dipendenza energetica da terzi e accelerare l’approvigionamento delle attrezzature in tutto il Mediterraneo.

Una filiera nazionale dell’eolico off-shore

Ad oggi, creare una filiera nazionale dell’eolico off-shore per accorciare i tempi di approvvigionamento per la fornitura di attrezzature utili agli impianti sarebbe fondamentale per il nostro Paese. Produrre in Italia le componenti necessarie alla realizzazione dei parchi galleggianti consentirebbe, inoltre, di superare la dipendenza energetica da terzi. La necessità di costituire una filiera nazionale dell’eolico è stato il tema dominante del dibattito del secondo summit Italiano dell’eolico off-shore organizzato dall’ ANEV, (Associazione Nazionale Energia del Vento), portato all’attenzione delle Istituzioni direttamente dalle imprese italiane che stanno pianificando progetti per i prossimi anni. 

I dati sull’eolico off-shore

L’eolico off-shore, fisso o galleggiante, è una delle tecnologie indispensabili per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione della generazione elettrica al 2030, 2040 e 2050. L’Italia secondo gli studi dell’ANEV, confermati dal Global Wind Energy Council, è il terzo mercato a livello mondiale per potenziale di sviluppo dell’eolico offshore galleggiante. I dati confermano che, al 2040, il potenziale dell’eolico offshore nel nostro Paese è di 11 GW di potenza installata (10 GW è quello stimato da Terna). In tal senso è significativo che risultino presentate domande di allaccio alla rete nel nostro Paese per oltre 100 GW

Favorire lo sviluppo dell’eolico offshore nel Mediterraneo

Un pensiero che accomuna i players di settore riguarda principalmente le difficoltà legate alla realizzazione di una filiera industriale dell’eolico offshore in Italia. Una sfida da cui però non si può prescindere se il fine ultimo è la creazione di un sistema industriale capace di soddisfare i segmenti più importanti della supply chain collegata all’eolico offshore in primis, ma anche allo sviluppo dell’eolico onshore nell’area del Mediterraneo

L’Italia ha sviluppato una propria capacità industriale per quanto riguarda l’eolico a terra: può fare altrettanto con l’eolico offshore, per via delle caratteristiche delle nostre imprese e perché siamo tra gli attori più significativi dell’economia del mare. Con il ministro Musumeci stiamo lavorando alla legge quadro sulla Blue Economy di prossima presentazione, che interesserà anche l’eolico in mare. Il nostro obiettivo è quello di passare dall’essere meri consumatori a produttori di impianti di energie rinnovabili, sia per quanto riguarda l’eolico offshore, sia per quanto riguarda i pannelli fotovoltaici: questa è la svolta che stiamo imprimendo al nostro Paese” ha dichiarato il Ministro Adolfo Urso, presente all’evento.

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