I nuovi dispositivi al litio-ferro-fosfato (LFP) dell’azienda SVOLT si caricano in 10 minuti, supportano 3.500 cicli di ricarica e assicurano grandi prestazioni a livello energetico. Come sono realizzate?
Base litio-ferro-fosfato
Le nuove pile presentate dall’azienda SVOLT sono costituite da celle prismatiche a base litio-ferro-fosfato (LFP) che, secondo quanto dichiarato dalla società, sono in grado di passare dal 10% all’80% in soli 10 minuti.
È noto come ormai questo genere di dispositivi sia ritenuto più efficiente rispetto ad altre alternative disponibili sul mercato.
Non per niente tali soluzioni stanno diventando sempre più popolari e presenti, soprattutto nelle auto elettriche cinesi. Ma le loro prestazioni non sono passate inosservate altrove, ed è per questo che molteplici aziende coreane stanno lavorando per proporre dei modelli ancora più competitivi.
Altre caratteristiche
Ci sono però altre caratteristiche che rendono le batterie di SVOLT più interessanti a confronto con modelli simili già progettati.
Parliamo di una densità energetica pari a 188 Wh/kg, con un C-Rate pari a 5. Con tale espressione, si fa riferimento al rapporto tra la corrente di carica o scarica, e la capacità nominale della cella costituente la batteria, dalla quale se ne comprende così la potenza.
Una pila con un C-Rate pari a 5 ha dunque 80 kWh da poter garantire, arrivando però anche a una potenza massima di 400 kW, infrastrutture permettendo.