Raggiunga una capacità installata di 6,4 miliardi di metri cubi all’anno, eviterà 30 milioni di tonnellate di emissioni di CO2. Dal biometano anche fertilizzanti e la fornitura di energia rinnovabile e pulita per 5 milioni di famiglie. La nuova mappa del biometano europeo dell’EBA.
Cresce il biometano europeo
I Paesi europei hanno investito in biometano e la capacità continentale è cresciuta del 37% su base annua, secondo i nuovi dati della European Biogas Association (EBA), che ha pubblicato oggi la nuova mappa europea 2023-2024.
Secondo l’aggiornamento, l’Europa ha raggiunto una capacità installata di 6,4 miliardi di metri cubi all’anno, l’81% di questa si trova nei Paesi dell’Unione, ma anche i Paesi extra Unione vedono crescere la propria capacità di biometano del 20%.
In questo modo, secondo lo studio e i dati riportati nella “European Biomethane Map”, sarà possibile evitare per l’Europa poco meno di 30 milioni di tonnellate di emissioni di CO2 ogni anno e di produrre nel contempo 830 mila tonnellate di fertilizzanti organici all’anno.
Gli impianti di biometano possono anche fornire energia elettrica pulita e rinnovabile a circa 5 milioni di famiglie, contribuendo al raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione continentali.
Che cos’è?
Il biometano è il combustibile ottenuto dalla purificazione del biogas che, a seguito di opportuni trattamenti chimico-fisici (purificazione o upgrading), anche svolti in luogo diverso da quello di produzione, è idoneo alla successiva fase di compressione per l’immissione nella rete del gas naturale.
In tale definizione si comprende anche il combustibile prodotto tramite processi di conversione in metano dell’idrogeno ottenuto da fonti rinnovabili e della CO2 presente nel biogas destinato alla produzione di biometano o prodotta da processi biologici e fermentativi. Il biometano viene definito come avanzato se ottenuto a partire dalle materie elencate nella parte A dell’allegato 3 del DM 10 ottobre 2014.
La mappa europea del biometano
Sulla mappa sono riportati 1.548 impianti di biometano, un numero in crescita del 32% rispetto alla precedente indagine (1.174 unità) e quasi l’80% di questi è collegato alla rete del gas, di cui il 49% alla rete di distribuzione e il 14% alla rete di trasporto.
La classifica per Paesi vede al primo posto la Germania (che però non cresce più di tanto), seguita da Regno Unito e Danimarca, dalla Francia e l’Italia. Il nostro Paese è tra quelli che è cresciuto di più nell’ultimo anno, di quasi quattro volte il numero di impianti rispetto al passato e di tre volte la capacità.
Questo boom del settore è strettamente legato agli obiettivi 2030 stabiliti nel piano REPowerEU. Fino ad oggi sono stati garantiti 25 miliardi di euro di investimenti privati entro il 2030 e ciò si tradurrà nell’installazione di 950 nuovi impianti di biometano, come riportato in una recente analisi dell’EBA.