Per valutare i progressi fatti in termini di smart grid e modernizzazione delle reti, occorre monitorare costantemente l’evoluzione tecnologica e dunque la registrazione di nuovi brevetti. L’ultimo Report IEA offre una fotografia dettagliata delle tendenze sviluppate in questo campo negli ultimi vent’anni.
“A Global Review of Patent Data for Smart Grid Technologies”
Modernizzare una rete, sempre più sovraccarica, con tecnologie intelligenti è essenziale in questa fase di transizione. A confermarlo è l’ultimo rapporto dell’International Energy Agency (IEA) , “A Global Review of Patent Data for Smart Grid Technologies“, che analizza le tendenze nell’innovazione delle smart grid. Il documento riflette l’importanza che l’innovazione digitale riveste nel settore energetico, soprattutto in termini di monitoraggio, ottimizzazione, nonché modellamento dei processi. Una vera e propria rivoluzione che, però, è difficilmente quantificabile a causa della scarsità di parametri standardizzati disponibili. In un panorama in rapida evoluzione i dati sugli investimenti forniscono informazioni preziose, consentendo di conoscere e approfondire le diverse strategie competitive volte a ridefinire generazione, trasmissione e utilizzo dell’energia elettrica.
Gli investimenti in Smart Grid
Mostrando i settori coinvolti, i luoghi e le tempistiche con cui si stanno sviluppando le nuove reti, il documento dell’Agenzia evidenzia con dati empirici l’evoluzione che il comparto dell’elettrificazione ha subito negli ultimi anni. Dai dati pubblicati emerge, ad esempio, che la quota relativa alle smart grid è aumentata del 13% nel 2022 (per allinearsi agli obiettivi Net Zero al 2050), ma già nel lontano 2011 si era registrato un picco di innovazione nel settore, con 2.000 invenzioni uniche prodotte (l’11% sul totale dei progetti nel comparto energetico). Nel 2020 le tecnologie relative al monitoraggio o al controllo delle apparecchiature per le unità di generazione di energia, così come al supporto del funzionamento o della gestione della rete elettrica, rappresentavano collettivamente il 41% dei brevetti presentati.
Distribuzione geografica delle innovazioni in Smart Grid
I Paesi che negli ultimi anni (per l’esattezza dal 2007) hanno assunto maggior rilevanza in termini di brevetti, e dunque, di innovazione delle reti intelligenti, sono quelli dell’Asia orientale, principalmente Giappone e Cina. A cascata, dominano il panorama delle “invenzioni” il Nord America, con in testa gli Stati Uniti, e l’Europa occidentale, guidata dalla Germania. Tuttavia, dall’analisi presentata solo l’Europa emerge come hub della “specializzazione”, con un indice RTA (vantaggio tecnologico) alto rispetto a quello di Giappone, Stati Uniti e Cina. Più indicativo è il dato relativo alla concentrazione dell’innovazione, che interessa solo determinate aree urbane. Sembra che oltre il 40% dell’innovazione globale delle reti intelligenti avvenga in sole dieci città. Tra il 2000 e il 2022 si sono distinte nel settore Tokyo, Seul, Pechino, Nagoya, Norimberga e la Baia di San Francisco.
L’incremento delle richieste
Un dato che potrebbe essere considerato contraddittorio è quello riguardante la scelta di tutelare il brevetto in un un numero inferiore di Paesi, a dispetto di un aumento sostanziale delle nuove tecnologie registrate. Le rivendicazioni di brevetto (ovvero diritti territoriali) favoriscono in genere un aumento del valore di mercato. In questo senso, nel 2020 si sono contraddistinte Svizzera e Austria, che hanno quasi raddoppiato le proprie rivendicazioni rispetto al 2010.