Una guida per ottimizzare i consumi del settore alberghiero. La monografia pubblicata da ENEA e Federalberghi fa parte della collana ‘Quaderni dell’efficienza energetica’, realizzata nell’ambito dell’Accordo di Programma per la Ricerca di Sistema Elettrico 2022-2024 finanziato dal MASE, e si propone di essere uno strumento utile per l’efficientamento energetico del comparto.
LA GUIDA INTEGRALE
Una diagnosi energetica di qualità del settore alberghiero
Con circa 33 mila strutture e una capacità ricettiva di 2,2 milioni di posti letto, il settore alberghiero incide per il 4,4% sui consumi elettrici dell’intero terziario. Si tratta di un comparto fondamentale per l’economia italiana, che dunque necessita di un adeguamento alle esigenze della transizione energetica. La recente guida operativa realizzata da ENEA e Federalberghi, che fa seguito alla collaborazione pluriennale tra le due realtà, ha lo scopo di offrire una diagnosi energetica di qualità del settore alberghiero, una base da cui partire per poter implementare possibili interventi di efficientamento energetico.
La guida Enea – Federalberghi
La monografia pubblicata fa parte della collana Quaderni dell’efficienza energetica, realizzata nell’ambito dell’Accordo di Programma per la Ricerca di Sistema Elettrico 2022-2024 finanziato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. La guida si rivolge sia alle aziende che ai professionisti impegnati in un settore complesso come quello alberghiero. Riportando gli indici di consumo specifico di riferimento, e proponendo un’analisi costo/efficacia degli interventi realizzati dalle imprese nel precedente ciclo di diagnosi, il documento si propone di aiutare i players di settore a strutturare il piano di monitoraggio dei consumi energetici. Più nello specifico, l’analisi delle soluzioni di efficientamento energetico proposte è relativa a un campione di 278 interventi, per un risparmio pari a 35 GWh/anno, di cui circa il 50% sono risparmi elettrici.
Il 70% dei consumi è di energia elettrica
La pubblicazione è basata sull’analisi di un campione rappresentativo delle diagnosi energetiche elaborate dagli operatori del comparto alberghiero e inviate a ENEA, suddivise per categoria delle strutture (numero di stelle), tipologia di utilizzo (annuale o stagionale) e localizzazione geografica. Nello specifico, lo studio dei fabbisogni energetici delle strutture alberghiere ha evidenziato che l’utilizzo di energia elettrica (da rete o autoprodotta da fotovoltaico) rappresenta circa il 70% dei consumi totali, mentre il consumo restante è da imputarsi principalmente al gas naturale per il 23% e ad altri vettori energetici quali gasolio, GPL, calore da teleriscaldamento.