Arrivano sul mercato i nuovi moduli fotovoltaici Excel Solar, presentati dall’azienda IKO. L’obiettivo è rivoluzionare il modo di integrare i pannelli solari sui tetti, assicurando flessibilità, versatilità ed efficienza. Tali dispositivi adesivi assicurano ottime prestazioni anche con meno esposizione ai raggi.
Moduli di ultima generazione
IKO, azienda impegnata nella progettazione di tecnologie pulite, ha presentato di recente i suoi moduli di ultima generazione, dall’elevata performance, ottimizzazione dell’ombreggiatura parziale e flessibilità. Parliamo di prodotti che pesano solo 2,5 kg per metro quadrato, assicurando dunque tanta leggerezza senza intaccare le prestazioni.
A livello strutturale, sono costituiti da celle al silicio cristallino con un’efficienza fino al 18,3%, riuscendo così a erogare anche 520 W di potenza.
Un multistrato flessibile e adesivo
Ma la vera particolarità dell’innovazione di IKO risiede soprattutto in un elemento specifico: un multistrato flessibile e adesivo per incollare direttamente i moduli sulla superficie del tetto, senza bisogno di altre complesse apparecchiature di supporto.
La funzione di ottimizzazione dell’ombreggiatura parziale invece, è importante per massimizzare la produzione anche durante le giornate meno soleggiate, o quando i raggi sono coperti da alberi o foglie. Non è la prima volta però che si sente parlare di tecnologie fotovoltaiche adesive.
Anche negli USA
Anche negli USA infatti, la Stanford University ha proposto dei pannelli sottili, flessibili e dalla faccia adesiva, in modo da poter essere attaccati su qualsiasi superficie senza nessun tipo di problema. Parliamo di soluzioni green che abbattono i tempi di posa dei tradizionali impiantioffrendo grandi risultati anche con un’esposizione ai raggi del sole inferiore.
Qualcosa di simile arriva anche dal Singapore. Parliamo dei moduli Peel-and-Stick prodotti dall’azienda Maxeon Solar Technologies, che garantiscono tra gli altri vantaggi anche un notevole risparmio economico, oltre che una maggiore accessibilità. Che sviluppo avranno tali dispositivi? Le prospettive sono ottime, considerando la loro presenza già in diversi Stati.