La Commissione Europea ha creato la European Industrial Alliance on Small Modular Reactors (SMRs), organizzando, nelle giornate del 29 e 30 maggio scorso, la prima riunione. Presenti per RSE l’Amministratore Delegato Franco Cotana e il Direttore del Dipartimento Tecnologie di Generazione e Materiali Luigi Mazzocchi.
La European Industrial Alliance on Small Modular Reactors (SMRs)
La European Industrial Alliance on Small Modular Reactors (SMRs) si propone di facilitare e accelerare lo sviluppo, la dimostrazione e la diffusione degli SMR in Europa, e questo entro il 2030. Si punta dunque su questi piccoli reattori modulari per garantire maggiore sicurezza energetica e accelerare la decarbonizzazione dei settori hard to abate.
L’Ue però, e in particolare la Commissione europea, sostiene che il loro sviluppo dipenda soprattutto dalla collaborazione tra le parti interessate, compresi i promotori di progetti, le istituzioni finanziarie, le autorità di regolamentazione e centri di formazione.
Gli obiettivi
Ma quali sono i veri obiettivi di quest’Alleanza? Facilitare di certo la promozione e la crescita di tali tecnologie, ma anche sostenere la rivitalizzazione della catena di approvvigionamento nucleare. La prima riunione difatti, del 29 e 30 maggio 2024, è stata utile al fine dell’elaborazione di un piano d’azione strategico.
Ecco i principali punti delineati: identificare le tecnologie SMR più promettenti; sostenere le iniziative a riguardo; risolvere le lacune; rimuovere gli ostacoli agli investimenti; analizzare le opportunità di finanziamento.
RSE è stata presente
Al primo incontro, RSE è stata presente, con la partecipazione dell’Amministratore Delegato Franco Cotana, e del Direttore del Dipartimento Tecnologie di Generazione e Materiali Luigi Mazzocchi. L’Istituto darà il proprio contributo sulle attività svolte nello specifico da due Gruppi di Lavoro, il TWG2 (Tecnologie e Ricerca/Sviluppo/Innovazione) e il TWG6 (Sicurezza Nucleare e Salvaguardie).
Proprio durante la riunione inaugurale di Bruxelles, sono stati elencati anche gli altri 6 gruppi tecnici creati: TWG1 (Applicazioni industriali); TWG3 (Catena di approvvigionamento); TWG4 (Competenze); TWG5 (Coinvolgimento del pubblico); TWG7 (Ciclo del combustibile e gestione dei rifiuti); TWG8 (Finanziamento).
Le tecnologie rivoluzionarie
Per l’Unione dunque, queste sono le tecnologie rivoluzionarie che acquisiranno, con il tempo, un ruolo sempre più cruciale nei sistemi energetici integrati, fornendo energia a bassa emissione. Come evolverà la situazione?