Dal prossimo 27 giugno sarà possibile presentare domanda per accedere agli incentivi PNRR previsti dal Decreto Net Zero, pubblicato in Gazzetta Ufficiale. La misura, varata dal MIMIT, mette a disposizione delle imprese circa 1,7 miliardi di euro per progetti di sviluppo volti ad accelerare la transizione energetica.
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1,7 miliardi da dividere tra fv, eolico e batterie
Pubblicato il decreto che disciplina le modalità di accesso ai fondi PNRR per agevolare la transizione energetica tramite lo strumento dei contratti di sviluppo. Con tale provvedimento il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha messo a disposizione delle imprese oltre 1,7 mld € (per la precisione 1.738.770.155 €) provenienti dal Piano Nazionale Ripresa e Resilienza e su cui a marzo era arrivato il via libera dell’Unione Europea sulla base del quadro temporaneo di crisi e transizione per gli aiuti di Stato. Di questi, almeno 308,6 mln € sono destinati a programmi di sviluppo concernenti le tecnologie fotovoltaiche ed eoliche, e non meno di 205,1 mln € a quelli riguardanti le batterie.
Il Decreto
Il decreto disciplina le modalità di accesso ai fondi disponibili nell’ambito della Missione 1, Componente 2, Investimento 7 (“Sostegno al sistema di produzione per la transizione ecologica, le tecnologie a zero emissioni nette e la competitività e la resilienza delle catene di approvvigionamento strategiche”), del PNRR finanziato dall’UE – NextGenerationEU e, in particolare, del sottoinvestimento 1, volto a incentivare gli investimenti privati e a migliorare l’accesso ai finanziamenti nei settori dell’efficienza energetica, della produzione rinnovabile per l’autoconsumo e della trasformazione sostenibile del processo produttivo, nella parte in cui è sostenuto il rafforzamento delle catene di produzione dei dispositivi utili per la transizione ecologica.
Come accedere alle agevolazioni
Più nel dettaglio, per accedere alle agevolazioni le imprese devono realizzare un programma di sviluppo industriale, o per la tutela ambientale, che preveda uno o più progetti d’investimento ed eventualmente progetti di ricerca, sviluppo e innovazione, di dispositivi per la produzione di:
- batterie
- pannelli solari
- turbine eoliche
- pompe di calore
- elettrolizzatori
- dispositivi Ccus.
Componenti chiave e recupero delle materie prime critiche
I programmi di sviluppo possono inoltre riguardare la produzione dei componenti chiave (indicati all’allegato 1 del decreto), dei macchinari e delle attrezzature coinvolte nella produzione dei dispositivi e il recupero delle materie prime critiche (riportate all’allegato n. 2 del provvedimento) necessarie alla produzione di tali strumenti. I progetti dovranno determinare una capacità produttiva o di recupero aggiuntiva rispetto a quella esistente.
€150 mln l’importo massimo per beneficiario
Le domande per accedere agli incentivi per Net Zero, Fer e batterie possono essere inviate a Invitalia dal prossimo 27 Giugno. Come già indicato nella decisione Ue sugli aiuti di stato che ha dato il via libera agli incentivi Mimit, l’importo massimo dell’aiuto per beneficiario sarà di 150 milioni €, cifra che potrà essere aumentata fino a 350 mln € per le imprese situate nelle Regioni svantaggiate.