Al via il nuovo piano straordinario CONAI, il Consorzio Nazionale Imballaggi, per intervenire in modo strutturale sulla raccolta differenziata nei sette Comuni più popolosi del Centro Sud: Roma, Bari, Napoli, Palermo, Messina, Catania e Reggio Calabria.
Un milione di euro per il primo anno
Un investimento iniziale di quasi un milione di euro, ampliabile, per intervenire in modo strutturale sulla raccolta differenziata. Il nuovo piano straordinario CONAI (Consorzio Nazionale Imballaggi) riguarda in particolare il riciclo in 5 Regioni del Centro-Sud: Lazio, Campania, Puglia, Calabria e Sicilia.
I Comuni coinvolti
Di fronte agli ambiziosi obiettivi dell’Unione Europea, il Consorzio, in sinergia con Anci e la supervisione del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica, ha deciso di agire sull’economia circolare dei principali e più popolosi centri urbani italiani. In base alle stime dichiarate, infatti, Roma, Bari, Napoli, Palermo, Messina, Catania e Reggio Calabria, la cui popolazione complessiva conta circa sei milioni di individui, produrrebbero una larga fetta dei rifiuti totali regionali. Si parla del 30% degli scarti, una percentuale che aiuta a comprendere come un intervento mirato su queste città possa significare un miglioramento dei tassi di intercettazione dei rifiuti di imballaggio, e del loro riciclo, anche a livello nazionale.
Gli obiettivi di raccolta
In una prospettiva temporale che per il momento si attiene ai 365 giorni annuali, sono stati individuati differenti target di incremento della raccolta differenziata comunale. Ad esempio, per Roma, l’obiettivo è di passare dall’attuale 45,8% di raccolta al 47,6%, per Napoli dal 40,4% al 43,1%, e per Bari dall’attuale 40% al 45,5%. Sono invece superiori i margini di crescita attesi nelle città più piccole e meno complesse. Come a Reggio Calabria, dove dal 41% di oggi, ci si aspetta di arrivare al 55% di differenziata. A Catania, che adesso sfiora il 22%, si punta al 35%. A Palermo si mira al 27% circa, dal 15,1% attuale, mentre a Messina, dal 53,4% si cercherà di mettere a segno il 63%.
Avvicinare Centro-Sud e Centro-Nord
Secondo Fabio Costarella, vicedirettore CONAI, i Comuni coinvolti nel progetto si trovano in territori in cui ancora oggi la raccolta differenziata ha ampi margini di miglioramento, ferma ad una soglia che non riesce a superare il 58%. “Numeri che devono crescere e avvicinarsi a quelli di molte regioni del Centro e del Nord. Anche per questo l’investimento economico è importante: servirà sia alla progettazione sia alla formazione degli operatori, oltre che alle analisi merceologiche e ovviamente a tutte le campagne di comunicazione necessarie a informare e coinvolgere i cittadini” ha dichiarato in una nota.
Il Piano d’azione
Il piano straordinario di CONAI, nel primo anno, coinvolgerà oltre un milione e duecentomila abitanti dei 18 milioni residenti nelle Regioni coinvolte. Nelle città più popolose come Roma, Napoli e Palermo, l’idea è quella di procedere per Municipi. Si partirà dalla mappatura delle criticità, con analisi merceologiche puntuali, e dalle valutazioni delle performance del territorio. Per ogni Comune, poi, sarà effettuata un’analisi di costi e fabbisogni ad hoc, pianificando modelli attuativi e dimensionamento dei servizi sulle specifiche esigenze. CONAI e i Consorzi seguiranno tutte le fasi, da quella di start-up, che include la formazione di tutto il personale dedicato e dei facilitatori, fino alla creazione del materiale informativo e a tutta la campagna di comunicazione, oltre che l’assistenza alla fase di startup.