TerraPower, l’azienda di tecnologia nucleare fondata da Bill Gates, sta iniziando i lavori del complesso dimostrativo di impianti avanzati Natrium, nel Wyoming. Che risultati porterà?
Al via i lavori
Al via i lavori del primo impianto dimostrativo Natrium, così come comunicato dal Financial Times a marzo. Si tratta di un progetto realizzato dal gigante americano TerraPower, che prevede un nuovo reattore che verrà raffreddato con sodio liquido, e non più con acqua come avviene nella norma.
Un portavoce dell’azienda statunitense ha spiegato che lo scavo inaugurale, a cui ha partecipato anche Bill Gates nonché il governatore del Wyoming, Mark Gordon, riguardava la parte non nucleare della struttura. L’impianto di test e riempimento infatti, sarà un edificio indipendente, nato allo scopo di sperimentare proprio l’innovativo sistema di raffreddamento.
Quando i risultati verranno poi elaborati e campionati, il minerale liquido sarà consegnato al reattore. L’ambizione è quella di ottenere un prodotto finale più efficiente, sicuro ed economico rispetto alle tecnologie finora utilizzate, avendo così una centrale che possa portare sul mercato strumenti più competitivi.
Le differenze
Sarebbe a questo punto normale chiedersi: quali sono le differenze tra i reattori ad acqua leggera e quelli al sodio liquido? I primi sono di certo i più diffusi al mondo, ma non così green ed efficienti.
È da pochi anni che ci si interessa in realtà alle reali potenzialità offerte dall’energia atomica, e soprattutto dalle tecnologie di ultima generazione. Lo stesso DOE (U.S. Department of Energy) ha sollecitato, a livello internazionale, il mondo industriale e scientifico nell’identificare nuove tipologie impiantistiche per rispondere ai fabbisogni energetici del futuro.
I reattori al sodio liquido hanno infatti la capacità di trasformare in combustibile anche la grande quantità di uranio naturale che, di norma, non viene utilizzata.
Le caratteristiche
Ma nel caso specifico del sito Natrium, quali sono le caratteristiche? Si tratta di un reattore veloce, oltre che elettrico, raffreddato a sodio da 345 MW, con un sistema di accumulo energetico a sali fusi e progettato per funzionare in modo flessibile con i generatori di elettricità rinnovabile.
I lavori appena iniziati a Kemmerer, daranno dunque vita a due impianti separati e incentrati l’uno sulla fabbricazione e l’altro sulla metallizzazione del combustibile ad alto dosaggio e dell’uranio. Il primo sorgerà a Wilmington, nella Carolina del Nord. Il secondo invece a Washington.
Il DOE ha stipulato un accordo settennale da 2 miliardi di dollari (su 4 totali) per finanziare il progetto.