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Idrogeno, la Cina potrebbe superare gli obiettivi nazionali: 2,5 GW di capacità installata entro il 2024

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Secondo un recente studio della società di analisi norvegese Rystad Energy, la Cina supererà entro la fine del 2024 i 2,5 GW di capacità installata per quel che concerne l’idrogeno. Parliamo di un quantitativo sufficiente per produrre 220.000 tonnellate all’anno di H2 green.

Lo studio

Secondo il recente studio della società di analisi norvegese Rystad Energy, la Repubblica Popolare Cinese che nel 2023 aveva installato 1 GW di nuovi elettrolizzatori, entro la fine del 2024 supererà i 2,5 GW di capacità installata. Si tratta di una cifra record che permetterebbe di oltrepassare il target di 200.000 tonnellate all’anno di carburante verde.

Tutto questo, rientra in un piano già attuato dal governo di Pechino per il 2025 e chiamato ‘Medium and Long-Term Strategy for the Development of the Hydrogen Energy Industry’ 2021- 2035. Di che parliamo nello specifico? Questo documento è stato preparato al fine di incrementare l’approvvigionamento di H2 a basse emissioni.

Secondo quanto stabilito infatti, lo scopo è portare il Paese ad avere una certa padronanza di determinate tecnologie legate al combustibile, tentando anche di consolidare sempre di più le infrastrutture.

L’elemento chiave

Il piano nazionale cinese identifica dunque l’idrogeno come l’elemento chiave per arrivare a una transizione e decarbonizzazione più veloce, con la consapevolezza che, secondo i dati riportati dalla società norvegese, entro la fine di quest’anno saranno superati i volumi previsti al 2025.

Ma cosa rende lo Stato orientale leader mondiale nella produzione? Una parte sostanziale dell’approvvigionamento proviene dalla variante grigia, ottenuta attraverso la gassificazione del carbone o lo steam reforming del metano.

Le sfide

Come arrivare però alla neutralità climatica fissata al 2060? Per questo servirebbe puntare alle zero emissioni mediante l’idrogeno verde, sfruttando al massimo le grandi capacità eoliche e solare già sviluppate nel Paese orientale.

Nonostante comunque le importanti percentuali già ottenute, sono ancora tante le sfide da superare per garantire che gli impianti di elettrolizzazione possano funzionare a pieno regime.

Uno dei principali ostacoli

Uno dei principali ostacoli è la notevole produzione energetica rinnovabile necessaria per alimentare tali dispositivi: per arrivare a 1 milione di tonnellate all’anno di carburante pulito sono necessari 20 GW di eolico onshore.

Quando poi gli elettrolizzatori sono al di sotto della loro capacità nominale, possono anche esserci dei rischi per la sicurezza. Ma tali criticità non fermano di certo la quota di H2 generata nella Repubblica Popolare Cinese, seguendo una traiettoria molto simile a quella dell’energia del sole e del vento.

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