Roma, 23/11/2024 Notizie e approfondimenti sui temi dell’Energia in Italia, in Europa e nel mondo.

Nature-Positive Cities e transizione energetica, aderiscono 33 città italiane. Ecco il Manifesto

11
Home > Policy > Policy Italia > Nature-Positive Cities e transizione energetica, aderiscono 33 città italiane. Ecco il Manifesto

Ridurre i consumi energetici e le emissioni di gas serra nelle città è uno dei punti chiave della transizione Nature-Positive dei centri urbani. Ecco il manifesto.

Scarica la Carta per le Nature-Positive Cities

Le città italiane aderiscono alla Carta Nature-Positive Cities

Cambiare le città per prepararle ad affrontare in maniera efficace la crisi climatica ed ecologica che sta riguardando tutti i continenti di questo pianeta è l’obiettivo della Carta per le ‘Nature-Positive Cities’, presentata alla Conferenza Nazionale delle Green City di Milano.

Al Manifesto dell’iniziativa hanno già aderito 33 città italiane. L’evento di lancio è stato organizzato da organizzata dal Green City Network e dal Gruppo Gedi.

Le città, dove si generano la maggior parte delle emissioni di gas serra e degli impatti sul capitale naturale, possono diventare protagoniste della transizione green – ha dichiarato Edo Ronchi, presidente della Fondazione per lo sviluppo sostenibile, in sede di presentazione della Carta – la crisi climatica non consente di rallentare l’impegno. Prima prenderemo coscienza della urgente necessità di costruire nelle città un rapporto positivo con la natura, prima riusciremo a mitigare la crisi climatica e a ridurre la nostra vulnerabilità”.

Il Manifesto

Di seguito i 10 punti della Carta per la transizione delle green cities:

  • promuovere condivisione, conoscenza e informazione sul valore del capitale naturale e dei servizi ecosistemici nelle cittá;
  • ripristinare il capitale naturale degradato;
  • azzerare il consumo di suolo;
  • aumentare il capitale naturale;
  • risparmiare il prelievo e il consumo di risorse naturali;
  • rafforzare le misure di adattamento alle ondate di calore;
  • attuare la transizione energetica;
  • tutelare l’acqua come risorsa naturale scarsa;
  • ridurre la vulnerabilità agli allagamenti e alle alluvioni;
  • attuare un piano d’azione per la transizione nature-positive.

Centralità della transizione energetica

Le città, grandi attori energivori e grandi emettitori di gas serra, devono diventare protagoniste dell’accelerazione della transizione energetica, necessaria per affrontare la crisi climatica.

Questo identifica la transizione energetica come aspetto di massimo rilievo del cambiamento “Nature-Positive”.

Si devono ridurre i consumi di energia di origine fossile nei trasporti, riducendo l’uso delle automobili in città, allargando le zone pedonalizzate, promuovendo la mobilità pedonale e ciclabile, il trasporto pubblico e condiviso e incoraggiando una maggiore diffusione della mobilità elettrica. Occorre migliorare l’efficienza energetica degli edifici, pubblici e privati.

Nelle aree urbane e periurbane si può e si deve fare molto di più per la produzione e l’utilizzo delle fonti di energia rinnovabile. Con il fotovoltaico integrato negli edifici, con le coperture fotovoltaiche di tetti, capannoni, parcheggi e delle superfici già impermeabilizzate disponibili.

In certe zone anche con impianti eolici, con un maggiore utilizzo della geotermia, della cogenerazione e del teleriscaldamento, con l’utilizzo sostenibile di biomasse, sviluppando la produzione di biometano dai rifiuti organici e verdi e dai fanghi di depurazione. È importante, non solo nei piccoli comuni, utilizzare le nuove opportunità offerte dallo sviluppo dalle comunità energetiche rinnovabili.

Giornalista

Articoli correlati